Alternative

Valve sforna un FPS atipico, che punta tutto sulla cooperazione tra amici. Scommessa vinta.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Alternative

Aspetto non indifferente di Left 4 Dead è la sua generazione di contenuti aleatoria. I nemici e i boss, infatti, appaiono sempre in modo differente, al pari dei pack di munizioni ed energia. Anche le tracce audio potrebbero cambiare in maniera diversa, basandosi sulle prestazioni dei quattro giocatori. In linea teorica, le stesse mappe non si dovrebbero mai giocare nello stesso modo, ma dopo due o tre partite si sente inevitabilmente il peso delle stesse ambientazioni. Valve dovrebbe quindi puntare parecchio sui contenuti addizionali, quanto meno per non lasciar morire il suo gioco nel breve termine, anche perché i team più esperti non dovrebbero avere problemi al livello di difficoltà maggiore.

Come modalità alternativa è disponibile la modalità Avversario, nelle quale otto giocatori si affrontano senza esclusione di colpi, suddivisi in Survivor o nelle quattro categorie di Infected (Witch esclusa). Chiaramente, entrambe le parti hanno i loro vantaggi e svantaggi, lasciando all'abilità di entrambi i team il potere di decidere chi ne uscirà vincitore. Purtroppo al momento questo mode di gioco offre solo a due campagne. Ripeterle più e più volte potrebbe quindi annoiare prima del previsto, nella speranza che il futuro ci riservi dei nuovi contenuti scaricabili. Su PC l'idea è maggiormente favorita dal fattore omaggio, mentre su Xbox 360 bisognerà quasi sicuramente fare i conti con un pagamento addizionale. Chi non dispone di un abbonamento Gold a Xbox Live, inoltre, può appoggiarsi allo split screen, ma il gioco è talmente confusionario che perde buona parte delle sue qualità limitato a dei piccoli riquadri. Il frame rate, tra l'altro, non aiuta.

Tecnicismi

Influenzato dal mondo del cinema, lo stile visivo di Left 4 Dead si appoggia al motore Source di Half-Life 2. Tanto per chiarire, il gioco non forza il suo engine a mostrare effetti grafici strepitosi o texture in altissima risoluzione. Al contrario, L4D punta tutto sulla fluidità e l'atmosfera delle sue ambientazioni. Si passa così da ospedali deserti a foreste avvolte nella nebbia, passando per umidi scantinati e livelli bagnati da una fitta pioggia. Niente strapotere tecnologico quindi, ma solo una buona gestione delle animazioni, una serie di effetti grafici che convincono e una costruzione dei modelli poligonali dignitosa. Il tutto è corredato dal già citato stile gore e da un'evidente ricerca del dettaglio, come potrebbero essere gli schizzi di sangue sui muri o il fumo che fuoriesce dalla canna di un fucile. Nel complesso il risultato è buono, anche su console dove si percepisce un dettaglio leggermente inferiore che su PC.