PS5 potrà competere con un PC di fascia alta?

PS5 potrebbe essere annunciata a breve, e noi di Game Division abbiamo deciso di riflettere su un punto interessante: reggerà il confronto con il PC gaming?

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a cura di Michele Pintaudi

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PS5 è ormai ad un passo: da diverso tempo, infatti, non passa giorno senza che nuove indiscrezioni o sempre più insistenti voci di corridoio reclamino l’attenzione degli appassionati da tutto il mondo. Se alcune vengono smentite e finiscono nel dimenticatoio in poco tempo, altre non fanno che stuzzicare la fantasia dei milioni di giocatori che da tempo non stanno più nella pelle.

Le parole di Mark Cerny lo scorso mese, che di fatto ufficializzano l’annuncio pressoché imminente di PS5, hanno delineato quello che può essere un piano d’azione chiaro e preciso da parte di Sony: il colosso nipponico vuole infatti puntare, ora più che mai, sull’offrire al giocatore prestazioni sempre più elevate. Per un’esperienza che, con le dovute proporzioni, può arrivare ad equiparare quella offerta dal PC gaming. Ma può davvero? Andiamo ad analizzare per filo e per segno la questione, basandoci sulle informazioni ufficiali di cui disponiamo in questo momento.

PS5 contro PC: questione di requisiti?

Le dichiarazioni riguardanti la nuova console di casa Sony hanno lasciato molti a bocca aperta: un po’ per il tempismo inaspettato e un po’ perché, rispetto alla linea adottata finora, questa nuova strada mira a dare molto di più in termini di prestazioni. “La nuova PlayStation sarà più una rivoluzione che una evoluzione. “, ha dichiarato Cerny appena un mese fa nel presentare la nuova creatura della famiglia PlayStation.

Nello specifico, stiamo parlando di una macchina che sarà dotata di una CPU AMD Zen 2, una scheda video AMD Navi con supporto al Ray Tracing e una prestante unità di memoria SSD: un comparto tecnico niente male insomma, in grado di alzare ulteriormente l’asticella in vista della prossima generazione di console.

Partiamo dalla memoria: archiviare dati e informazioni su supporto solid-state drive è, senza ombra di dubbio, un primo grandissimo passo avanti nel mondo delle console. Passo avanti che però, va detto, arriva forse con qualche anno di ritardo: da quanto tempo, infatti, troviamo in commercio PC da gaming dotati di una memoria SSD?

Certo, i possessori di console hanno da sempre la possibilità di integrare all’interno delle proprie macchine un supporto del genere: questo però richiede, talvolta, una dimestichezza e una conoscenza della materia che non tutti hanno a priori. Un utente non particolarmente esperto in sostanza potrebbe addirittura non sapere di questa possibilità ma, testando una console dotata di SSD e una “standard”, si accorgerebbe della differenza in men che non si dica.

PlayStation, così come tutti i suoi competitor nel settore console, avrebbero dovuto proporre già molto tempo fa supporti del genere: oggi, infatti, una memoria SSD è sempre più uno standard per qualunque PC o dispositivo che deve processare milioni e milioni di dati. Ben venga dunque una PS5 con memoria SSD, ma forse sarebbe stato più consono proporre il tutto già nella generazione corrente.

Per quanto riguarda la scheda video, le nuove AMD Navi mirano ad offrire il giusto compromesso tra qualità e prezzo. Resterà da vedere quali saranno le specifiche tecniche della scheda montata su PS5: realisticamente, a meno di qualcosa di clamoroso, ci troveremo di fronte ad un hardware comparabile ad un PC gaming di fascia media o medio-alta.

Bisogna inoltre tener conto, in virtù anche dell’arrivo sulla console di Sony della CPU AMD Zen 2, che garantire prestazioni così elevate richiede dei compromessi. Mentre un PC può essere continuamente aggiornato dal punto di vista hardware, una console deve offrire una serie di specifiche capaci di affrontare a testa alta un ciclo di vita che abbiamo visto durare in media cinque anni.

PS5 vorrà dunque farsi trovare pronta anche su questo fronte, dovendo però offrire qualcosa in grado di giustificare il prezzo di vendita che, inizialmente, ipotizziamo possa aggirarsi intorno ai 500 dollari. Nulla di sconvolgente insomma, ma è imperativo per il consumatore trovarsi tra le mani un prodotto all’avanguardia e pronto a non far rimpiangere i suoi illustri predecessori.

Esperienze diverse, per un gaming diverso.

Abbiamo più volte parlato di come il gaming, inteso come la forma di intrattenimento che oggi conosciamo, stia cambiando giorno dopo giorno. I prossimi mesi porteranno novità di altissimo livello, da una tecnologia come Google Stadia fino appunto all’annuncio della prossima generazione di console.

È dunque lecito domandarsi se il rapporto tra PC e console cambierà a sua volta, evolvendosi in maniera tale da divenire qualcosa di sempre più unificato. Molto probabilmente no, e il perché può essere riassunto in una semplice parola: esperienza.

Esperienza che, al netto di tutti gli elementi in corso, va intesa come l’insieme di sensazioni che derivano dal giocare su PC piuttosto che su PlayStation, Xbox o Switch. Giocare su console ha da sempre un appeal diverso dal gaming su un apposito computer: differenza che ha dato vita negli anni a centinaia di dibattiti che perdono però di vista il punto principale, ovvero l’azione stessa del giocare.

Si spendono infatti molte parole su quanto un PC offra prestazioni più elevate, o su quanto le console possano contare su esclusive di grandissimo spessore. Il focus dev’essere però su come le due esperienze siano diverse alla radice: questo, prima di tutto, è il motivo per cui esse non diverranno mai una cosa sola o sempre più unificata. Entrambe godono di caratteristiche, servizi e fascino totalmente proprio: ragion per cui PS5 porterà sicuramente qualcosa di nuovo, ma il gaming su PC molto probabilmente non ne subirà le conseguenze.

Nel rispondere in via definitiva alla domanda che dà il titolo a questo pezzo diciamo dunque un “sì” a metà: PS5 potrà competere con un PC da gaming di fascia media o medio-alta, ma i due approcci al videogioco e il modo con cui i due dispositivi garantiranno ore e ore di divertimento rimarranno gli stessi di oggi. Una tradizione così radicata non potrà, al netto di tutto, mai essere spazzata via.

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