Beyond: Due Anime, gioco o film interattivo?

Recensione di Beyond: Due Anime, il nuovo gioco di Quantic Dream che esplora il labile confine fra film ed esperienza interattiva.

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a cura di Tom's Hardware

Gioco o film interattivo?

Fare una recensione di Beyond senza rovinare la sorpresa della trama è molto difficile, visto che stiamo parlando di una produzione che, come sanno anche i sassi, viaggia sul labile confine fra film, gioco ed esperienza interattiva. Abbiamo fatto i bravi, e potete continuare a leggere senza paura d'incappare in spoiler fastidiosi. Tanto alla fine il colpevole è sempre il maggiordomo (ops).

Il gioco narra le vicende di Jodie, una ragazza legata un'entità spirituale chiamata Aiden, che come s'intuisce fin dalle battute iniziali del gioco accompagna la bella fanciulla da molto tempo. Questo rapporto sarà uno dei temi portanti del gioco e permetterà di toccare diversi sentimenti nel cuore della bella Jodie (Ellen Page). Rabbia, paura, angoscia, sofferenza ma anche affetto e amicizia: questo è ciò che bisogna aspettarsi da una delle coppie di protagonisti più strane mai apparse nei videogiochi usciti negli ultimi anni.

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Beyond comincia con la protagonista seduta in una stazione di polizia e visibilmente provata. Non aspettatevi tuttavia una narrazione lineare, come quella di Heavy Rain. Finita la sequenza introduttiva il titolo di David Cage fa un salto indietro nel tempo, per mostrarvi un altro punto della vita di Jodie e permettendovi di fare la conoscenza di altri personaggi importanti del gioco, come Nathan Dawkins (Willem Defoe), una figura a metà fra scienziato del governo e padre adottivo di Jodie.

La narrazione prosegue così per tutto il gioco, con tanti spezzoni separati che toccano vari momenti della storia, seguendo un filo logico che probabilmente risulta chiaro fin dall'inizio soltanto nella mente di David Cage.  Questa scelta ha i suoi pregi e i suoi difetti.

La cosa più bella di una narrazione non lineare è che permette di mantenere vivo l'interesse del giocatore, spaziando da sequenze in cui si conosce Jodie da bambina e altre in cui si ha a che fare con un personaggio più maturo, una differenza che si  riflette anche nella consapevolezza dei propri poteri paranormali.

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Il difetto principale è che questa decisione di andare avanti e indietro nel tempo elimina un po' di suspense. Alcune sequenze evidenziano infatti la pericolosità della situazione intorno a Jodie, ma è chiaro che in una sezione ambientata nel passato è normale che alla protagonista non possa succedere nulla di male, neanche nella peggiore delle ipotesi.

Nonostante tutto in queste sequenze la tensione rimane costante, grazie ad alcuni stratagemmi della narrazione e alla necessità continua di tenere d'occhio i pericoli usando sia le abilità di Jodie sia quelle di Aiden.