Grafica, sonoro e commenti finali

Cosa mancava per consacrare definitivamente le virtù dell’handheld targato Sony, dopo le notevoli soddisfazioni raggiunte grazie a veri e propri capolavori come Lumines, Virtua Tennis World Tour, G.T.A. Liberty City Stories, Daxter e Loco Roco? Ma un picchiaduro coi fiocchi, Tekken: Dark Resurrection

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Grafica, sonoro e commenti finali

Prima di passare al commento finale, procediamo come doveroso con la valutazione della grafica e del sonoro di questo titolo. A parte un leggerissimo aliasing, il modeling poligonale ed il design dei personaggi sono semplicemente perfetti, con una resa dei dettagli e delle animazioni mai vista su console portatile. Le textures in generale sono parimenti di ottima qualità, così come i classici effetti visivi che si generano in seguito ad un colpo andato a segno, mentre un’ulteriore nota di merito, come già si è accennato, va assegnata per la ricchezza dei dettagli delle arene; un elogio particolare, infine, per l’ottima gestione della telecamera virtuale ed il frame rate, granitico ed elevato in ogni circostanza. A fronte di tutto questo, contrariamente a quanto possa venire da pensare, i caricamenti tra uno stage e l’altro risultano piuttosto brevi ed il consumo della batteria si mantiene su livelli normalissimi. Insomma, non si poteva proprio chiedere di più.

Per quanto concerne invece il comparto audio, l’alta qualità degli effetti sonori e dei brani musicali riesce ad arricchire degnamente l’esperienza di gioco, anche se, ovviamente, per ottenere un maggior grado di coinvolgimento è consigliabile l’utilizzo delle cuffie oppure il collegamento ad una coppia di speaker esterni.

Come si è potuto constatare, dunque, ben pochi sono gli appunti che sono stati mossi a quest’edizione portatile di una delle saghe picchiaduro più celebri di tutti i tempi. Certo, volendo rimanere con i piedi per terra, si deve ammettere che questo nuovo capitolo giunge alla fine di un ciclo in cui, tra sale giochi e piattaforme casalinghe, la serie adesso targata Namco Bandai ha ormai dato tutto quello che era in grado di dare, almeno con questo concept di fondo e con i mezzi tecnici finora a disposizione, fatta salva naturalmente l’implementazione di una modalità on-line completa, caratteristica che speriamo possa venire introdotta in un prossimo episodio. Resta comunque il fatto che, a tutt’oggi, Tekken: Dark Resurrection rappresenta una vera e propria pietra miliare nel mondo dell’intrattenimento elettronico portatile, e chiunque possieda una PSP e la benché minima simpatia per i picchiaduro in generale non dovrebbe assolutamente lasciarselo sfuggire.

Pro
Contro
Sistema di controllo perfettamente adattato alle caratteristiche della PSP Manca la modalità multiplayer on-line
Tante modalità di gioco Un leggero filo di aliasing
Grafica spettacolare  
Upload e download online di contenuti  
Si può sfidare un amico in rete locale con una sola copia del gioco