I giochi con una bella trama riescono a tenerci incollati davanti allo schermo per ore, ma a volte l'uso massiccio dei dialoghi, soprattutto in formato testuale, può risultare sconfortante. Per questo motivo a volte i giocatori tendono a premere furiosamente il tasto per saltare i dialoghi ritenuti meno importanti. Ma l'imprevisto è sempre dietro l'angolo e anche un personaggio apparentemente inutile può metterci davanti a una domanda esistenziale: salvare la dolce fanciulla o i bambini innocenti? Iniziare un duello o sedare un diverbio a parole? Andare a destra o a sinistra? Peccato che ormai sia troppo tardi e non potremo mai sapere cosa ci ha detto il personaggio non giocante pochi attimi prima. E se l'ultimo salvataggio risale a diverse ore prima c'è solo una soluzione: testa o croce?
Per punire questo comportamento gli sviluppatori più sadici farciscono i videogiochi di spiegazioni inutili, barbose e sopratutto lunghe, quasi sempre su comandi del gioco o su aspetti che si conoscono a memoria. Ma è alla fine della spiegazione che si raggiunge il sadismo più estremo, con una semplice domanda: "vuoi ripassare quanto appena spiegato?". Peccato che il vostro dito si è già mosso sul tasto "Sì" ancor prima di accorgervene, costringendovi a sorbirvi di nuovo la stessa cantilena.