Il bilanciamento del bianco

Guida fotografica - proseguono le guide dedicate alla fotografia con la terza puntata dedicata al corpo macchina: programmi, autofocus, bilanciamento del bianco e tutto quanto può fare la differenza su un corpo reflex.

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a cura di Tom's Hardware

Il bilanciamento del bianco

Ciò che noi percepiamo come colore è, in termini fisici, la riflessione selettiva da parte di un certo oggetto di alcune lunghezze d'onda della radiazione incidente. Chiaro allora che la "composizione" della luce incidente, il suo spettro, influenza il modo in cui noi percepiamo il colore. È esperienza comune, ad esempio, che sorgenti relativamente monocromatiche come le lampade al sodio usate per l'illuminazione stradale, avendo uno spettro molto concentrato sui gialli/arancio e mancando delle lunghezze d'onda inferiori - verdi, blu, viola - non consente di vedere correttamente tutti i colori; tutto tende al giallo sotto quel tipo di luce. 

Quello che i fisici chiamano lunghezza d'onda, i fotografi la chiamano temperatura colore, ma la sostanza non cambia: ogni sorgente di luce ha un suo spettro (cioè un insieme di lunghezze d'onda) caratteristico, e questo influenza la resa dell'immagine. Uno stesso oggetto, illuminato da sorgenti di luce differente, apparirà di colori differenti. 

I nostri occhi non si accorgono di questa differenza se non in minima parte, perché il nostro cervello è in grado di effettuare automaticamente una compensazione. Abbiamo cioè nella nostra testa un meccanismo di bilanciamento del bianco molto efficace. Anche le fotocamere sono dotate di un meccanismo analogo, ma meno efficace.

Il bilanciamento automatico del bianco (AWB) funziona bene in condizioni di luce non troppo difficili - tipicamente in esterno funziona benissimo. In presenza di luci artificiali, invece, la gestione automatica può rivelarsi inefficace.

Gli effetti del bilanciamento del bianco. In Auto, le luci artificiali ingannano pressoché ogni fotocamera inserendo nell'immagine un tono "caldo". Impostare manualmente la temperatura colore su 3000K restituisce colori più aderenti alla realtà.

Ci sono tre modi fondamentali per porre rimedio. Il primo consiste nell'utilizzare i preset. Ogni fotocamera dispone di un certo numero di impostazioni predefinite per gli utilizzi comuni (Lampada a incandescenza, neon ...); in questo caso, il fotografo dice alla macchina in che condizione di luce si trova, e se il fotografo non sbaglia, il risultato è garantito.

Ecco, di seguito, i preset più comuni e un valore indicativo di temperatura colore espressa in K.

PRESET

Temperatura colore [K]
Lampada a incandescenza / tungsteno 3000-3200
Lampada a fluorescenza 4000
Luce diurna 5400
Cielo nuvoloso, alba 6000
Ombra 7000

Il secondo metodo consiste nell'utilizzo del bilanciamento del bianco personalizzato. Questo metodo prevede innanzitutto di scattare una foto a un bianco di riferimento, o ancora meglio a un grigio neutro (nei negozi di fotografia si trovano apposi cartoncini), quindi di selezionare nel menu "bilanciamento personalizzato" o simile e di selezionare la foto scattata al grigio di riferimento.

È un metodo preciso, ma che richiede di avere un bianco o un grigio neutro di riferimento di cui si è assolutamente certi, e deve essere rifatto ogni volta che le condizione di luce cambiano. Questo può significare, in particolari momenti come a ridosso dell'alba o del tramonto, anche a distanza di pochi minuti.

Per l'impostazione della temperatura colore, si può fare riferimento alla scala qui sopra. 

Infine, è possibile selezionare direttamente la temperatura colore in K. Quest'ultimo è evidentemente un metodo più approssimativo, ma ha il vantaggio di poter essere utilizzato non solo per "sistemare" il bianco, ma anche per "stararlo" appositamente ottenendo effetti particolari.