La catena del suono
Quando il segnale lascia il lettore Blu-ray, il software che gestisce i codecs, come quelli di ArcSoft, Cyberlynk o Core, si occupa di elaborarlo, sia la parte audio sia quella video. Se decidete di trasformare l'audio in un segnale analogico multicanale, sarà il chipset audio a farsi carico della trasformazione, da Dolby, DTS (Dolby Digital Plus, Dolby TrueHD, DTS-HD High Resolution, DTS-HD Master Audio) o LPCM non compresso, a segnale analogico.
In altri casi è necessario, o preferibile, usare l'interfaccia HDMI o il Sony/Philips Digital Interconnect Format (conosciuto come S/PDIF o SPDIF).
I problemi della connessione SPDIFRipetiamo, dopo averlo accennato nella prima parte, che il connettore SPDIF non può, in nessun caso, trasferire flussi audio ad alta definizione, di nessun tipo . Il problema non è nel cavo in sé, ma nella banda disponibile, limitata a poco più di 1,5 Mbps , che basterà per quei segnali ad alta definizione che non eccedono questo limite; in tutti gli altri casi, la maggior parte, il segnale sarà convertito in un DTS o Dolby Digital standard. In situazioni simili, potrebbe verificarsi una situazione inusuale: visto che un segnale non usa sempre la stessa banda, collegando un amplificatore A/V tramite connessione SPDIF, si potrebbe avere l'accensione intermittente della "spia" che indica la presenza di segnale Dolby TrueHD o DTS-HD Master Audio.
Per ottenere un bandwidth alto, stabile e affidabile, bisogna affidarsi all'interfaccia HDMI . Nessuno dei PC attuali, però, supporta l'HDMI 1.3 o 1.3a, né è in grado di trasportare flussi Dolby o DTS a bitrate alti, quindi bisogna affidarsi ai flussi LPCM ad alta definizione, che possono "passare" per il collegamento HDMI, dal PC all'amplificatore.