Conclusioni

Abbiamo effettuato una ricerca per valutare come cambiano i prezzi dei componenti hardware in sette differenti nazioni: USA, Canada, Australia, Germania, Francia, Regno Unito e Italia. Il nostro Bel Paese, purtroppo, rimane sempre in fondo alla classifica.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Conclusioni

Tom's Hardware Shopping Analysis

La prima conclusione è di carattere tecnico e di natura legale: non ha molto senso comprare l'hardware in un paese estero, o acquistare un'elevata quantità di hardware durante un viaggio. I costi di spedizione o le tasse doganali impatterebbero negativamente, annullando il risparmio ottenuto sui componenti.Tuttavia, le differenze di prezzo rilevate sono notevoli. Una memoria SD da 2 GB può costare anche il doppio in alcune nazioni, mentre i prezzi dei componenti per PC solitamente mostrano differenze comprese tra il 10 e il 30%. Il prezzo di un Core 2 Duo E6850 o una GeForce 8800 GTS è abbastanza bilanciato, mentre un alimentatore Coolermaster o un dissipatore Zalman mostrano  differenze di prezzo più pronunciate.

I prezzi più alti si trovano in Francia e in Italia, specialmente se confrontati con la Germania, che si trova geograficamente molto vicina. Negli Stati Uniti, invece, i prezzi sono tra i più bassi. Tuttavia, per l'Italia, se consideriamo altri fattori, la situazione è ancora peggiore. Da un ricerca effettuata dall'Eurispes, su un periodo di osservazione compreso tra il 2000 e il 2005, si evince che il salario lordo degli italiani è molto al di sotto della media europea e poco più della metà di quello dei tedeschi o degli inglesi. Rispetto alla crescita media del salario comunitario, l'Italia è al di sotto di diversi punti percentuale, situazione minata anche dalla crescita dell'inflazione, superiore a quella dei salari.

Questo significa non solo che l'Italia è in cima alla classifica dei prezzi più salati, ma che raffrontando il reddito procapite medio, l'impatto dei prezzi dell'hardware sulla spesa annuale della singola persona o anche del nucleo familiare (considerando che anche in termini di politica familiare l'Italia rimane in fondo alle classifiche) impattano molto più pesantemente, ampliando il distacco con gli altri paesi.

Il caso della Germania è forse quello più eclatante, dove i redditi sono mediamente superiori, il costo dell'hardware è nettamente inferiore, e la politica familiare è molto aggressiva. Insomma, abitiamo in uno dei paesi peggiori sotto questo punto di vista.

L'unico consiglio che possiamo darvi è, come tuttavia già accade tra gli utenti in diversi forum, di effettuare acquisti cumulativi negli shop della vicina Germania, così da acquistare a prezzi inferiori e limitare l'impatto delle spese. Tuttavia fate molto attenzione, poiché un approccio del genere implica delle limitazioni, tra cui la non localizzazione di alcuni prodotti (layout tastiera, istruzioni, software e sistemi operativi non in italiano) e la gestione della garanzia; i rappresentanti italiani delle aziende produttrici di hardware potrebbero rifiutarsi di gestire i resi dei vostri prodotti, rimandandovi al rivenditore estero, implicando quindi una serie di disservizi, ritardi e spese extra per la gestione.