Cosa cambierà con la competizione

Tom's Hardware ha intervistato Marco Rosini, direttore commerciale di Mediaset Premium, e Ugo Castellani, Service Lines Director di Avanade, per fare il punto sul servizio Infinity e non solo. Confermato il duro lavoro per le app delle console.

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a cura di Dario D'Elia

La domanda che si pongono molti è se con l'aumento della competizione nel settore digitale queste finestre possano variare nel tempo. Secondo il dirigente Mediaset basta guardare a quanto avviene nel Regno Unito: nulla è cambiato dall'avvento delle offerte digitali BSkyB.

"La vera competizione è legata al tema dell'accesso, distribuzione su piattaforme diverse, motori di raccomandazione. Le major hanno stabilito il campo di gioco e le regole di ingaggio. Sta a noi giocare la partita".

E se arriverà Netflix?

Già, ma se da parte di Sky c'è da aspettarsi un approccio analogo a quello di Mediaset, che dire di un eventuale sbarco di Netflix? Il colosso statunitense, che ha spazzato via Blockbuster con il noleggio postale e oggi spaventa le TV via cavo con il suo servizio di streaming, starebbe per sbarcare in Francia e Germania. Prevedibile un futuro italiano, ma per Mediaset non pare essere un problema.

"Netflix non competerà con Mediaset Premium. Non vuole sostituire la TV tradizionale anche perché è la divisione fisica (noleggio postale, NdR.) che genera margine. Loro puntano sulla library, composta da più di 54mila titoli", sottolinea Rosini. "Il loro modello di business è quello di affiancare i contenuti Pay TV. Prezzi aggressivi e una gran quantità di contenuti, evidentemente non di grande qualità o freschezza".

"Mediaset Infinity oggi è così in questa forma, ma dobbiamo vedere come reagisce il mercato. Per ora tutti sembrano entusiasti".