Lettori audio portatili: dagli albori ai giorni nostri

Abbiamo ripercorso la storia dei lettori audio/video portatili, dagli albori di inizio secolo fino ai giorni nostri.

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a cura di Mary Branscombe

La radio in tasca e non solo

Una delle scene più memorabili nel film semi-autobiografico di Woody Allen "Radio Days", è quella di una coppia, seduta in macchina dopo essere rimasta senza benzina, che nel 1938 accende la radio per ascoltare Orson Welles che trasmette "La guerra dei mondi". Il ragazzo, spaventato da cotanta morte e dalla distruzione, scappa via in preda al panico.

I dispositivi portatili sono tra noi da molto più di tempo di quello che si pensa. Fin dai primi giorni della radio, i ricevitori portatili sono diventati un oggetto comune nella vita delle persone.

Se consideriamo la storia del "disco", le cose si sono ulteriormente livellate. I riproduttori portatili si presentarono all'inizio degli anni 20, dopo alcuni primi tentativi falliti negli Stati Uniti dopo la Prima Guerra Mondiale. Decca ebbe maggior successo nel Regno Unito e i suoi grammofoni portatili furono ampiamente utilizzati dalle truppe in trincea. Come molti dei loro equivalenti dalle maggiori dimensioni, questi erano dispositivi puramente fisici, che utilizzavano manovelle o quant'altro per essere accesi e uno sconclusionato insieme di antenne e casse per l'amplificazione. Non erano dispositivi leggeri e spesso potevano pesare fino a 7 chilogrammi. Ma questa era l'età del jazz e gli anni in cui Ford, con il Modello T, aveva introdotto i mezzi di trasporto alla portata di tutti. Per la prima volta si poteva registrare, mettere tutto in macchina e andare a fare un picnic fuori dalla città.

Si potrebbe andare ancora più indietro, al fonografo cilindrico di Edison. Equipaggiato con una manovella, poteva essere utilizzato ovunque, sia per registrare che per riprodurre. Se il cilindro si riempiva, si poteva sostituire; era un processo che a distanza di anni si sarebbe riproposto con i grandi nastri e i sistemi a cassette.

È stato l'arrivo dell'elettronica che ha cambiato radicalmente il mondo dei player portatili. Le radio portatili erano abbastanza piccole da essere trasportate dalla casa all'ufficio; i giradischi elettrici arrivarono nel 1930 e il vecchio grammofono andò in pensione. I giradischi mantenevano dimensioni simili a quelle dei loro predecessori, sebbene l'elettronica apportasse una fedeltà del suono maggiore coadiuvata da un'amplificazione attiva.

Nel 1930 Galvin - ora Motorola - mise in vendia la prima radio per auto

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