Conclusioni

Recensione - Test DMC-GX8. Panasonic introduce una nuova mirrorless compatta ma dalle performance semi-professionali, l'erede della fortunata GX7. Caratterizzata da un nuovo sensore da 20,3 Mpixel, ha un corpo tropicalizzato, il Dual Image Stabilizer e registra filmati in 4K. La miglior Lumix di sempre?

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

La Pansonic Lumix DMC-GX8 è senz'altro una delle migliori mirrorless di fascia medio-alta disponibili sul mercato. Le prestazioni di cui è capace - controllo del rumore agli alti ISO, dinamica, velocità e accuratezza dell'autofocus, affidabilità del sistema esposimetrico - la collocano al top della lineup Panasonic, pur se gerarchicamente al disotto della DMC-GH4.

Foto 67

Versatile, potente, personalizzabile come si vuole, è al contempo facile da usare, perlomeno se ci si affida agli efficaci programmi totalmente automatici come iA e iA+ (Auto Intelligente), che normalmente non falliscono. Chi invece predilige il controllo totalmente manuale o semi-automatico, avrà comunque pane per i suoi denti, dato che non si può dire che manchi nulla, se non il filtro ND a densità neutra implementato in forma elettronica e i modi scena selezionabili manualmente.

Venduta senza obiettivo o in kit con gli zoom Panasonic 12-35, 14-140 e 14-42 mm, ha nei suoi punti di forza il nuovo sensore Live MOS Micro 4/3 da 20 Mpixel, per la prima volta implementato su una Lumix, il Dual I.S., Video e Foto 4K, un ampio LVF OLED inclinabile da 2,36 Mpixel ed una costruzione resistente agli spruzzi d'acqua e a prova di polvere.

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Per ottenere la massima qualità possibile dell'immagine, si consiglia di abbinare alla macchina ottiche prime (focali fisse) o accoppiarla con gli zoom 12-35mm f/2.8 ASPH POWER OIS Lumix G X VARIO e 35-100mm ƒ/2.8 POWER OIS Lumix G X VARIO HD, per restare nel mondo Panasonic, pur perdendo la versatilità dello zoom all in one.

Le uniche due mancanze di un certo rilievo che ci sentiamo di segnalare sono quella del flash (Panasonic avrebbe forse potuto prevedere un modello entry level da offrire in kit con la macchina stessa, come fa Fujifilm con la X-T1) e la durata della batteria limitata.

Il prezzo di listino per il solo corpo di 1.200 Euro e di 1.600 con lo zoom 14-140 mm non si può dire in assoluto ridotto, ma è sicuramente adeguato ai contenuti tecnici offerti dalla macchina e dal suo obiettivo. 

Punti a favore
  • Nuovo sensore da 20 Mpixel
  • Autofocus eccellente
  • Rumore contenuto in relazione alle dimensioni e alla risoluzione del sensore
  • Elevata versatilità
  • Ampie possibilità di personalizzazione
  • EVF da 2,359 Mpixel con tecnologia OLED
  • Monitor touch orientabile
  • Video 4K
  • Corpo in magnesio
  • Waterproof
  • Prestazioni obiettivo in relazione alla sua tipologia (zoom 10 x)

Nella Media
  • Efficacia stabilizzatore
  • Ergonomia

Punti a sfavore
  • Flash assente
  • Durata della batteria modesta
  • Qualche problema nella riproduzione dei file 4K (legata però ai media player di Windows)
  • Manca la presa cuffia per monitorare l'audio durante la ripresa dei video
  • Modi scena solo automatici