Impressioni d'uso

Recensione – Test Lytro Illum. Giunge alla seconda serie l'innovativa fotocamera in grado di creare fotografie dinamiche con la potenza della grafica 3D e di elaborarle con un applicativo software dedicato. Dimenticatevi dei problemi legati alla messa a fuoco, profondità di campo e prospettiva…

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a cura di Tom's Hardware

Impressioni d'uso

Prima d'iniziare a scattare con la Lytro, è indispensabile dare un'occhiata al manuale d'uso, perlomeno nella sezione riguardante l'area di rifocalizzazione e la profondità di campo, cioè a partire da qui: perché altrimenti non si riesce a sfruttare il potenziale dell'apparecchio o banalmente a capire la funzione svolta da alcuni tasti, come ad esempio il tasto Lytro, accanto al pulsante di scatto.

Una volta agganciata la tracolla con l'originale sistema di ancorette metalliche a rotazione da inserire negli appositi incavi, ricaricata la batteria agli ioni di litio da ben 3760 mAh (che assicura un'autonomia elevata) e inserita la SD card, si può iniziare a prendere confidenza con la macchina. Superato il primo ostacolo dovuto al peso non trascurabile, ma comunque inferiore a quello di una reflex FF con zoom ad ampia escursione, la disposizione dei comandi e i menu ben strutturati (perlomeno quelli legati alle funzioni di base), agevolano da subito il fotografo, anche se non possiamo propriamente dire che la Lytro sia una macchina intuitiva. Mancano dei tasti comuni come playback (sostituito da Fn), quello di cancellazione delle immagini, selezione punto AF ecc. ma bisogna pensare che la macchina dispone d'interfaccia touch e alla maggior parte delle funzioni si accede appunto tramite display, senza passare però dai menu.

L'assenza di alcuni modi non deve meravigliare, abbiamo già spiegato che la priorità di diaframma non avrebbe senso in quanto l'obiettivo ha apertura fissa. Mancano del tutto le scene e gli effetti speciali (art effect) e da questo punto di vista la macchina sembra più indirizzata ad un utente esperto piuttosto che ad uno alle prime armi.

Se il display è apprezzabile per le sue dimensioni e la chiarezza delle indicazioni riportate (ma quelle sulla riga orizzontale inferiore sono poco visibili), si sente effettivamente la mancanza di un EVF. Inoltre, poiché il display è volutamente inclinato in avanti per facilitare l'inquadratura del soggetto non dall'altezza dell'occhio, ciò si rivela controproducente per gli scatti in verticale. A proposito, la macchina dispone di livella elettronica incorporata che deve essere calibrata la prima volta che si utilizza.

Foto 50

La relativa procedura è indicata qui.

Per facilitare la composizione, si può applicare una griglia di vario tipo all'inquadratura, inclusa quella della sezione aurea con la spirale di Fibonacci!

La scala della profondità, situata sulla destra, può essere utilizzata per giudicare quanto nella scena sarà compreso nell'area di rifocalizzazione:

Foto 51

Durante l'utilizzo, la fotocamera risulta un po'... lenta. L'impossibilità di rivedere istantaneamente le foto appena registrate rappresenta un limite non da poco. Il fatto poi di dover elaborare ogni singola immagine per poterla rendere condivisibile sui social o semplicemente per il proprio browser, è un aspetto che può scoraggiare il fotografo.

L'autofocus lavora bene anche in condizioni di scarsa illuminazione, ma non è adatto alla fotografia sportiva, dove anche il burst rate sarebbe inadeguato. Quindi, la Lytro offre il meglio di se nella fotografia di soggetti statici, quando non si ha troppa fretta di portare a casa il risultato.

Se occorre un lampeggiatore esterno, bisogna ricordarsi di mettere la macchina in manuale, scegliere una velocità di otturazione di 1/250 sec. o più bassa, settare il flash anch'esso in manuale (non supporta il TTL) e la relativa potenza a ¼. Malgrado ciò, il risultato finale potrebbe essere sovra o sottoesposto, in quanto bisogna andare a tentativi, e in tal caso bisognerà agire sui parametri del flash.

Esiste comunque un flash dedicato opzionale per la Lytro, il Viltrox JY680L, le cui specifiche si possono trovare qui.

Foto 52

La macchina dispone d'interfaccia Wi-Fi per poter connettere il proprio dispositivo iOS alla camera ed avere così una preview delle living picture direttamente sul proprio device mobile.

Foto 52 bis

La qualità delle immagini prodotte dalla Lytro è ancora inadeguata per la stampa, a causa della risoluzione troppo bassa e la scarsa nitidezza. Allo stato attuale, ci sentiamo di affermare che questa tecnologia rappresenta ancora un compromesso, forse superabile con la terza generazione di prodotti già previsti dal costruttore. Per una visualizzazione sullo schermo di device mobili, la pubblicazione di foto su FB o su altri social, i risultati sono sufficienti. Come accennato in precedenza, il vero grande problema è costituito dai tempi di elaborazione e dalla necessità di utilizzare il software dedicato per poter rendere fruibile l'immagine in un formato esportabile.