Qualità dell'immagine

Recensione – Test Bravia KDL-46W905A, lo Smart TV a LED che grazie alla tecnologia Sony Triluminos è in grado di riprodurre i colori come non li avete mai visti.

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a cura di Tom's Hardware

Qualità dell'immagine

I nuovi Smart TV di Sony sono il frutto di una ricerca volta a restituire il giusto spazio alla realtà, soprattutto nella sua ricchezza di colori e di sfumature, al posto che aggiungere artifici digitali volti a compensare eventuali lacune del pannello o del filtro.

Che questo KDL-46W905A sia – qualitativamente parlando - un televisore una spanna sopra ai modelli LED top di gamma della concorrenza lo si percepisce immediatamente, a patto ovviamente d'utilizzare una sorgente video adeguata. Innanzitutto per la resa cromatica "potente", che restituisce un senso di profondità alle immagini grazie a toni intensi e realistici soprattutto nelle sfumature del verde e del rosso, il colore più difficile da riprodurre sui normali pannelli LCD. Ma Sony Triluminos Display non è un comune pannello LCD IPS, è qualcosa di più: vi invitiamo a recarvi in un punto vendita per assistere ad una dimostrazione!

Non vi nascondiamo che a giudizio di alcune persone questi colori, così vividi, sono sembrati poco realistici, perché paradossalmente "troppo belli" rispetto alla realtà. In effetti, se la restituzione del rosso e del verde è pressoché immune da quei difetti che affliggono altri televisori, dobbiamo ammettere che il blu appare sovra-saturo, perlomeno con la calibrazione standard.

Il pannello mostra una luminosità uniforme ed un contrasto molto elevato, con un valore dichiarato superiore al milione (rapporto di contrasto dinamico);  solo in qualche raro caso si riesce a percepire l'effetto della retro-illuminazione edge.

Eccezionalmente basso il livello del nero, quasi paragonabile a quello di un pannello OLED, grazie anche al nuovo tipo di filtro utilizzato. Ho avuto la possibilità di fare un confronto fra un televisore Sony della serie W9, come quello provato, e un pur ottimo W8, con la medesima sorgente ed il medesimo setup di default. Se con quest'ultimo il nero appariva come un viola scurissimo, con il W9 era effettivamente nero, un risultato encomiabile per un pannello a retroilluminazione LED edge al punto che praticamente si confonde con il buio della stanza in cui è posto. Malgrado ciò, il televisore mantiene un'ottima resa dei dettagli sulle basse luci. Bisogna avere solo l'accortezza di guardarlo frontalmente, perché spostandosi di lato o in alto la luminosità complessiva percepita aumenta e il nero si trasforma in un grigio scuro.

La resa dell'immagine varia ovviamente secondo la risoluzione della sorgente d'ingresso e la compressione del segnale video. Lasciando da parte i programmi televisivi in SD (576i) di scadente qualità trasmessi dalle TV commerciali sia in digitale terrestre che satellitare, con il DVD o un programma televisivo di buona qualità l'immagine appare gradevolissima, priva di quei difetti spesso visibili sui televisori LCD anche di fascia medio-alta: effetto scia praticamente assente, ritardo inavvertibile, pochissimi artefatti digitali, movimenti fluidi ecc. Soltanto la comparazione con un buon televisore al plasma di qualche anno fa, in abbinamento però ad un processore video esterno, mette in evidenza un'immagine solo un tantino più "morbida", cioè un po' meno incisiva; evidentemente il processo DCDi di Faroudja nel de-interlaccio e nello scaling di segnali da SD ad HD non si può ancora ritenere superato. E' anche vero che le numerose possibilità di regolazione prevedono di poter aumentare il parametro nitidezza e ciò permette di adattare la resa dell'immagine ai propri gusti.