Ban delle endotermiche: il 2030 è la data limite per molti brand

La decisione di Bruxelles ha scatenato alcune polemiche sebbene siano ormai diversi i marchi che hanno già deciso la strada da seguire.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La decisione del Parlamento europeo di interrompere la vendita delle vetture endotermiche a partire dal 2035 ha scatenato polemiche e controversie, soprattutto tra i singoli governi e tra alcuni rappresentati delle associazioni di categoria. Come sappiamo, la Motor Valley è “salva” almeno per un breve periodo ma si teme che alcune piccole realtà, anche semplicemente legate alla realizzazione di specifici componenti, possano non trovare spazio in futuro con importanti ripercussioni su tutto il tessuto industriale. In ogni caso, nonostante le perplessità del settore, sono diverse le case automobilistiche che hanno anticipato le mosse di Bruxelles e fissato, ad esempio, per il 2024-2025 le regole del pacchetto Fit for 55.
 

Le strategie conosciute 

Il Gruppo Volkswagen ha definito diverse strade da percorrere che seguirà con tutti i brand che ha a disposizione; entro il 2030 offrirà un mix di vetture (batteria e non) ed entro il 2035 ci sarà una transizione completa, quanto meno nel mercato europeo. Audi passerà alle soluzioni a batteria già nel 2026, ma continuerà ad offrire motorizzazioni tradizionali fino al 2032. Per Skoda e Seat non ci sono grandi dettagli in merito, mentre Bentley farà il fatidico giro di boa nel 2030.  

Porsche prevede di raggiungere un buon volume sulle elettriche entro la fine del decennio, abbinandole probabilmente ai tanto discussi e-fuel, mentre Lamborghini avrà solo ibride dal 2025. 

Stellantis, invece, ha già fissato per ogni brand una data limite per la presenza dei soli modelli a batteria: 2027 per Alfa Romeo, 2024 per DS, Lancia e Abarth, 2027 per Fiat, 2028 per Opel e Peugeot, 2030 per Maserati. Tutti gli altri, tra cui Citroën o Jeep, seguiranno la strategia del marchio. 

Renault diventerà elettrica nel 2030, con Alpine che abbraccerà la strategia già nel 2024. Dacia si adatterà solo nel 2035, anche se sappiamo che la prima elettrica del marchio, la Spring, è una delle vetture che ha ottenuto più successo negli ultimi mesi e la speranza è che il costruttore possa continuare questo trend anche in futuro.  

Ford offrirà solo elettriche in Europa entro la fine del decennio e un discorso analogo può essere applicato per Volvo, uno dei primi marchi che per altro ha scelto di abbandonare il diesel già da tempi non sospetti. 

BMW e Mini (e Rolls-Royce) passeranno all’elettrico rispettivamente nel 2030 e 2025. Il marchio del Giaguaro offrirà solo elettriche dal 2025, mentre il brand di fuoristrada offrirà un mix di soluzioni nel 2030; lecito quindi attendere l’arrivo di un Defender ibrido nel corso dei prossimi anni. 

E per le nipponiche? Toyota punta a vendere auto a zero emissioni dal 2035, mentre Lexus ha fissato lo stesso traguardo nel 2030. Nessuna informazione per Nissan e Mitsubishi, ma vista la stretta parentela con Renault non è difficile pensare ad una strategia analoga se non uguale. 

Le coreane, invece, come Kia e Hyundai diranno l’addio alle endotermiche nel 2035; chissà se per quella data avremo la possibilità di vendere anche la prima Hyundai N completamente elettrica.