Test ambientali
Gli intervalli di temperatura e le condizioni climatiche (umidità) giocano un ruolo importante nel test. Un alimentatore si suppone lavori (e continui a farlo) sia durante un'assolata giornata africana che il lungo inverno finlandese. Questo è il motivo per cui vengono simulate situazioni estreme, in modo da garantire il funzionamento in sicurezza dell'alimentatore.
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Se l'alimentatore passa questo test, il produttore sa che funzionerà in un'ampia gamma di ambienti, supportando così qualunque situazione operativa. Fattori come il danno meccanico, componenti dalle dimensioni inadeguate o connessioni inappropriate devono essere rilevati prima che inizi la produzione di massa, in modo da tornare eventualmente al reparto ricerca e sviluppo. Questi test sono effettuati a pieno carico, come indicato dal Chroma visibile nell'immagine.
Shock termico
Il test "shock" è un proseguo della prova ambientale, ma con un raffreddamento molto più rapido (forse congelamento è la parola migliore).
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Per questo test stiamo parlando di materiali costruttivi che non sono normalmente soggetti a un carico di alimentazione. Durante lo svolgimento della prova, emerge qualsiasi potenziale inadeguatezza dei componenti o carenza dal data sheet. Saldature o componenti non correttamente dimensionati riportano l'alimentatore al reparto ingegneria.
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Test ad alta temperatura
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Al posto del freddo c'è il caldo, e per questo ogni alimentatore deve essere in grado di sopravvivere in un "forno" per un periodo esteso sotto pieno carico. In questo caso i prototipi devono dimostrare che, persino con temperature elevate, possono gestire le condizioni di sovraccarico. Questo è un test combinato per il design dei circuiti, la selezione dei componenti e il sistema di raffreddamento.
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