Alla scoperta del mondo dell'industria
Questo tipo di comportamento non è certo nuovo all'interno del settore industriale, infatti nel mondo dell'industria il fornitore alternativo non è un'eccezione, ma la regola! Il secondo fornitore è una sorta di valvola di sicurezza: quando, ad esempio, qualcosa va storto o un fornitore fallisce, si rimedia con il secondo. Nel caso del 226BW, probabilmente il motivo è legato alla grande domanda del prodotto, così Samsung ha fatto ricorso alla sua fonte alternativa di schermi. In ogni caso, torneremo sulle ragioni che hanno spinto Samsung a cambiare fornitore di schermi in un prossimo articolo…
Quello di cui stiamo parlando è un comportamento che va avanti da 20 anni nel mondo dell'elettronica, e se finora abbiamo detto che Samsung ha cambiato fornitore di schermi, possiamo anche andare oltre e pensare che a sua volta il produttore di schermi, abbia un secondo fornitore di sistemi di retro-illuminazione, di substrati LCD, di filtri a polimeri, ecc…Nell'industria, tutti quei componenti che possono essere ottenuti da diversi partner commerciali, vengono in effetti acquistati da più fornitori. Questo comportamento è così diffuso che allearsi con un unico fornitore è una eccezione piuttosto che la regola. Un esempio è dato dall'americana Dell, che ha stretto alleanza solo ed esclusivamente con Intel. Chi si ricorda dei monitor Shuttle, si ricorderà anche che non avevano riscosso grande successo solo perché il produttore aveva avuto il coraggio di dire che non garantiva nulla circa il fornitore dei propri schermi, pratica invece molto comune presso tutti i produttori di monitor per PC. Ma è possibile richiedere più trasparenza ai produttori?
Si può criticare Samsung per aver cambiato fornitore di schermi? Certo che no, perché se Samsung non avesse cambiato fornitore, i 226BW sarebbero diventati introvabili e il loro prezzo sarebbe salito. Si può criticare Samsung per aver scelto degli schermi non del tutto all'altezza? Ovviamente si, ma il problema non è tanto la scelta del pannello, ma la cattiva definizione delle norme che devono rispettare i costruttori. Se un pannello AUO da 5 ms riesce a superare gli stessi test di un pannello Samsung da 2 ms, evidentemente c'è qualcosa che non va nei test condotti dal produttore. La normativa a riguardo, andrebbe rivista da cima a fondo, perché il nocciolo del problema sta lì!
Torneremo più in là su questo argomento…ora invece vi proponiamo una serie di monitor LCD usciti da poco sul mercato. Dobbiamo dire che, tra le tante proposte, abbiamo avuto delle belle sorprese. Naturalmente ci auguriamo che i monitor che acquisterete abbiano lo stesso schermo che montano i monitor da noi testati…