Risultati benchmark: produttività

Recensione - Test del processore Intel Core i7 3770K a 22 nanometri. Il top di gamma basato su architettura Ivy Bridge

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a cura di Andrea Ferrario

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Risultati benchmark: produttività

Il modello di comportamento sembra così coerente che probabilmente avremmo potuto non eseguire questa analisi. In titoli ottimizzati per sfruttare i thread come FineReader, i processori a sei core Sandy Bridge-E hanno un chiaro vantaggio.

Dietro di loro i quad-core Ivy e Sandy Bridge che lavorano alla stessa frequenza (Core i7-3770K e 2700K, più precisamente) sono divisi da pochi secondi, ma Ivy Bridge è sempre davanti. 

I processori AMD Phenom II e FX sembrano accontentarsi di battagliare con il Core i5-2550K. In questo caso però il chip FX è davanti alla soluzione Intel.

Solitamente non usiamo Fritz nei test sui processori, ma in tanti ci avete richiesto di reintegrarlo. Sandy Bridge-E è davanti, mentre le ottimizzazioni all'IPC danno a Ivy Bridge un leggero vantaggio su Sandy Bridge a ogni frequenza.

Il threading aggressivo permette all'FX-8150 di superare il Phenom II X6, ed entrambi i chip AMD sono davanti al Core i5-2550K.

Compilare Google Chrome è un'operazione pesante che richiede più di 30 minuti su tre dei sistemi in nostro possesso. I due prodotti a sei core Sandy Bridge-E completano il compito in meno di 20 minuti.

Core i7-3770K e Core i7-2770K sono separati solo da 22 secondi.

La creazione di documenti PDF è un'operazione single-thread. Le architetture Ivy e Sandy Bridge si comportano molto bene, mentre AMD con il design meno efficiente per quanto riguarda l'IPC, non può far fronte a questo deficit di frequenza.

I miglioramenti minimi in Ivy Bridge sono sufficienti per dare al Core i7-3770K la prima posizione. Le due implementazioni di Sandy Bridge seguono non troppo staccate.