CyberGhost VPN - Recensione

CyberGhost è una VPN funzionale, con ottimi piani di abbonamento e velocità sostenute. Scopriamo insieme se vale la pena darle una chance.

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a cura di Marco Doria

CyberGhost VPN non è certamente l'ultima arrivata nel settore delle virtual private network. Al contrario, potremmo definirlo un vero e proprio colosso, con 11 anni di esperienza alle spalle e una base installata che supera i 15 milioni di utenti.

D'altronde, CyberGhost offre un servizio di VPN basato su oltre 7.800 server dislocati in 91 Paesi, molti dei quali consentono anche il download dei torrent (aspetto non sempre garantito dai provider del settore), attraverso app che abbracciano le piattaforme più usate, come Windows, Mac, iOS e Android.

Uno degli aspetti più interessanti è anche la possibilità di collegare contemporaneamente fino a 7 dispositivi contemporaneamente, un'altra caratteristica piuttosto rara fra le VPN, che viaggiano a una media 5 device alla volta (fatta eccezione per Surfshark, la cui politica aggressiva si rispecchia anche sulle connessioni illimitate), dunque se avete una famiglia numerosa o avete bisogno di usare più dispositivi allo stesso tempo, questa VPN vi offre parecchio margine di manovra.

Un altro elemento abbastanza insolito è la possibilità di acquistare gli IP dedicati pagando un piccolo extra sull'abbonamento scelto. In questo modo, avrete la certezza di utilizzare sempre lo stesso IP, unico ed esclusivamente vostro, ogni volta che decidete di usare il servizio.

Questo è un vantaggio importante se avete bisogno di accedere a reti che impongono restrizioni basate sull'IP, tipicamente in contesti aziendali. Inoltre, un altro aspetto da non sottovalutare è che sarà meno probabile finire nelle liste di blocco delle piattaforme di streaming come Netflix, Amazon Prime Video o Disney +, che implementano misure di questo tipo proprio per contrastare l'uso delle VPN. Il fatto è che, usando un pool di IP comuni, può sempre capitare che un utente finisca in una blacklist a causa del proprio comportamento online, di conseguenza potreste ritrovarvi a usare un indirizzo IP compromesso. Usandone uno al 100% vostro e di nessun altro, dunque, scongiurerete questa eventualità.

Certo, il rovescio della medaglia è un indirizzo IP fisso vi renderà più riconoscibili, ma per fortuna, con CyberGhost avete la possibilità di passare al volo da un IP predefinito a uno dinamico, in modo da differenziare i vostri casi d'uso.

CyberGhost VPN - Piani e prezzi

CyberGhost VPN è uno di quei provider che hanno deciso di offrire all'utente una certa scelta in termini di piani. Certo, come spesso accade, la convenienza sta in quelli a più lungo termine, tuttavia, considerato il prezzo mensile dei piani pluriennali a fronte di una tariffa mensile abbastanza sopra la media, potrebbe trattarsi di un buon investimento.

Un altro aspetto insolito rispetto alle altre VPN è che CyberGhost offre una garanzia soddisfatti o rimborsati di 45 giorni, a fronte dei 30 offerti dalla concorrenza, motivo in più per cui potrebbe valere la pena sottoscrivere un piano.

Ecco i piani tariffari di CyberGhost VPN:

  • 1 mese | 11,99€ con fatturazione unica
  • 6 mesi | 6,99€ al mese con fatturazione unica annuale
  • 2 anni | 2,19€ al mese con fatturazione unica biennale + 2 mesi (offerta a tempo)

Aggiungendo 1,15€ in più al mese, otterrete anche un antivirus realizzato in collaborazione con Intego e Security Updater, che gestisce gli aggiornamenti di sicurezza per mantenere il vostro PC Windows sempre protetto.

Al momento, i piani pluriennali includono nel prezzo l'accesso a CyberGhost ID Guard e Privacy Guard, due funzioni di sicurezza che monitorano eventuali violazioni che coinvolgono la vostra identità e tengono sotto controllo la vostra privacy, nonché a sconti esclusivi per l'acquisto di IP dedicato e di un password manager.

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Privacy

A differenza di altri provider, Cyberghost VPN tratta in modo molto esplicito il tema della policy di no-log, mettendo nero su bianco il fatto che l'azienda non tiene traccia dei dati di traffico e della cronologia di navigazione, nonché altre informazioni che potrebbero ricondurre all'utente.

Nei termini di servizio, l'azienda afferma di non conoscere nemmeno gli IP di origine di chi usa il servizio, fra le altre cose, tuttavia non c'è un audit indipendente a confermare tali dichiarazioni.

Sì, perché, almeno a oggi, Cyberghost non si è mai rivolta a un'agenzia esterna che convalidi l'effettiva bontà della propria policy di no-log, limitandosi ad aver creato un report sulla trasparenza (solo in lingua inglese), in cui condivide varie informazioni, incluse le richieste legali ricevute.

L'azienda sostiene di non essere soggetta a obblighi di memorizzazione dei dati da parte della Romania, il Paese in cui ha sede Cyberghost, di conseguenza non potrebbe fornirli nemmeno a fronte di richieste legalmente vincolanti.

Dunque starà all'utente decidere se credere alla veridicità dell'azienda o meno, in ogni caso abbiamo fatto alcuni piccoli controlli, come la verifica di eventuali DNS leak tramite IPLeak.net, tutti con esito negativo, dunque non abbiamo riscontrato alcun problema.

Prestazioni

Una delle prime cose che si possono fare per mettere alla prova un servizio di VPN è condurre dei speed test. Nel nostro caso, abbiamo testato alcune località in USA e Regno Unito attraverso la riga di comando di SpeedTest per poi passare alla controparte web, ma ci sono altri siti che vi possiamo consigliare, come nPerf.com e SpeedOf.me (che usiamo anche noi nelle prove).

Per ottenere risultati rilevanti, occorre testare più volte ogni sito, provando i diversi protocolli e confrontandoli fra loro. Per avere dati più precisi, poi, è opportuno ripetere le sessioni di prova in orari mattutini e serali, per tenere in conto i diversi volumi di traffico (verosimilmente, la mattina gli utenti sono a lavoro o a scuola, mentre la sera il traffico aumenta verso i servizi streaming e gaming online).

Queste, a grandi linee, sono le modalità in cui testiamo le VPN e, nel caso di CyberGhost, abbiamo riscontrato questi risultati, tramite connessioni a 1 Gbps:

  • WireGuard: circa 660 Mbps in Regno Unito e 840 Mbps in USA.
  • OpenVPN: circa 360 Mbps in Regno Unito

Servizi di streaming e altre funzionalità

Non è un mistero che, ultimamente, sbloccare i servizi di streaming può diventare complicato. Alcuni provider, come Netflix, hanno dichiarato guerra aperta alle VPN, dando parecchio filo da torcere agli sviluppatori che devono sempre aggiornare le app affinché riescano ad aggirare i blocchi regionali.

Questo è particolarmente vero per il catalogo USA di Netflix, e molte VPN falliscono nel tentativo di sbloccarlo. Per fortuna, Cyberghost non è tra queste: infatti, l'app offre una scheda dedicata proprio allo streaming, accessibile dalla lista delle posizioni server, in cui troverete macchine remote appositamente configurate per l'accesso a Netflix, iPlayer, Hulu, Prime Video, Disney Plus, HBO Max e, ovviamente, Netflix.

Non abbiamo avuto alcun problema ad accedere ai cataloghi internazionali di questi servizi, un dato estremamente positivo per chi cerca una VPN principalmente per lo streaming.

Torrent

Passando a un altro aspetto, il P2P e il download dei torrent non sono sempre supportati dalle VPN. Anche in questo caso, però, Cyberghost offre alcuni server che supportano il peer-to-peer: non tutti, sia chiaro, ma l'azienda è molto trasparente, indicando sul sito che in alcuni server è stato necessario disattivare il supporto P2P per motivi strategici o legali.

In ogni caso, sempre nella lista dei server, troverete un'altra tab dedicata proprio al download dei torrent, in modo da non dover cercare manualmente i server compatibili.

Configurazione e app

La configurazione dell'app è semplice e lineare, l'installer per Windows è piccolo e compatto e, in generale, tutte le app risultano abbastanza user-friendly.

Purtroppo, non si può dire lo stesso circa la configurazione di OpenVPN sul router, con una procedura un po' troppo macchinosa per i nostri gusti. Infatti, occorre accedere all'account, aggiungere il profilo del dispositivo di destinazione, scegliere le funzionalità richieste, come la protezione dal malware e il blocco delle pubblicità, scegliere tra il protocollo TCP e UDP, il Paese di destinazione e altri passaggi che richiedono di annotarsi un nome server, nome utente e password personalizzati, nonché il download di un archivio compresso contenente il file OVPN e i certificati. Insomma, non esattamente una cosa veloce, anche se ha il vantaggio di dare all'utente il controllo completo della connessione, con margini di sicurezza maggiori.

Come dicevamo, le app sono funzionali e semplici. Il client di Windows è leggero e ordinato, con indicazioni chiare sullo stato di connessione, è possibile controllare diversi aspetti, come le regole di avvio del client e le eccezioni, ovvero i siti che non dovranno passare attraverso il tunnel VPN. In generale, è raro vedere così tante opzioni su un client VPN e, anche se potrebbero "sovrastare" un po' i principianti, gli esperti più esterni apprezzeranno la possibilità di controllare la propria VPN in modo capillare.

La controparte Mac, purtroppo, non offre tutte le funzionalità della versione Windows, e seppure manchi anche la grande configurabilità del suddetto client, l'app per macOS risulta comunque funzionale e semplice da usare, peccato solo la mancanza delle opzioni relative alle eccezioni.

Le app mobili si dimostrano, invece, abbastanza interessanti, in controtendenza rispetto ad altre VPN le cui app iOS e Android risultano troppo spesso sottodimensionate. Nel caso di Cyberghost, le applicazioni per dispositivi mobili offrono diverse feature delle versioni desktop, come la possibilità di usare porte casuali, bloccare determinati contenuti e, soprattutto, attivare lo split tunneling, una tecnologia che consente di scegliere quali app debbano usare la VPN e quali no, il tutto con pochi, semplici passaggi.

Peccato, però, che non sia disponibile il kill switch, ovvero il meccanismo che interrompe del tutto la connessione in caso di problemi sulla VPN come interruzioni del servizio o crash del client.

Per via delle restrizioni imposte da Apple, poi, l'app iOS offre qualche funzione in meno rispetto alla versione Android, in ogni caso, risulta anch'essa estremamente facile da usare e dotata di strumenti utili, tra cui la possibilità di impostare il protocollo IKEv2 o WireGuard, ma non OpenVPN, o la connessione automatiche a reti non protette o definite dall'utente.

Assistenza

Anche CyberGhost, come altri servizi VPN, offre una knowledge base, purtroppo un po' elementare e non sempre utile. A volte, il motore di ricerca sembra non essere troppo intelligente e, in generale, gli articoli risultano un po' datati.

Per fortuna, però, l'assistenza via chat in tempo reale si è dimostrata all'altezza, siamo riusciti a parlare velocemente con un operatore che è riuscito ad aiutarci anche rispondendo a quesiti piuttosto tecnici. Dunque, in caso di problemi, c'è almeno un canale di comunicazione a cui affidarvi senza troppi problemi.

Verdetto

CyberGhost è una VPN decisamente interessante, con ottime velocità e app semplici ma altamente configurabili. Oggi, sbloccare i servizi di streaming sta diventando alquanto difficile, ma CyberGhost VPN se la cava egregiamente.

Certo, l'assenza di audit indipendenti potrebbe fare storcere un po' il naso, tuttavia a oggi nulla lascia intendere che il servizio non sia affidabile o trasparente nei confronti dell'utenza.

Considerati gli ottimi piani di abbonamento, i diversi extra inclusi nelle sottoscrizioni pluriennali e la garanzia soddisfatti o rimborsati di 45 giorni, potrebbe valere la pena metterla alla prova.

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