SSD: è quasi ora

Una veloce e semplice guida per chi vuole acquistare un SSD.

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a cura di Tom's Hardware

SSD: è quasi ora

Ci sono quindi diversi aspetti da tenere in considerazione se si sta valutando l'acquisto di un drive SSD. Oltre a quelli citati, vale la pena ricordare che Intel è recentemente passata dal processo produttivo a 50 nm al quello a 32 nm. Il valore si riferisce alla misura dei transistor che compongono la memoria, e la sua riduzione è comune, anche se sempre notevole, nel mondo delle CPU. La riduzione del processo produttivo, con i processori, generalmente porta ad una riduzione dei consumi e/o ad un aumento della potenza di calcolo; con gli SSD, invece, la riduzione del processo produttivo non implica grandi cambiamenti per quanto riguarda i consumi, che sono già ridottissimi, e lo stesso vale per le prestazioni, cioè tempo di accesso e velocità di trasferimento. Con questo passaggio generazionale, tuttavia, s'introducono altri miglioramenti che possono migliorare le prestazioni degli SSD.

Tempi per aprire le applicazioni

Il supporto del comando TRIM è uno di questi. Intel lo ha infatti inserito nel X25-M di seconda generazione, prodotto a 32 nm, ma quasi certamente non lo farà con quello di prima generazione. E la stessa cosa vale per gli altri produttori. Questo fattore ha un'importanza variabile, che dipende dalla quantità di dati che dovete trasferire, ma è bene tenere presente che, nella maggior parte degli scenari, il tempo passato a scrivere dati è poco, rispetto a quello passato in lettura. Certo, in alcuni casi, come nella modifica di video e audio, le prestazioni in scrittura sono importante, ma pochi saranno preoccupati da una differenza di qualche millisecondo nel salvataggio di un file Word.

Kingston ha messo in circolazione una tabella con dei tempi di riferimento per l'apertura di alcune applicazioni comuni, che mette a confronto un disco da 7200 rpm e un SSD di basso livello. Come potete vedere dai numeri, il drive SSD permette di aprire tutte le applicazioni due o tre volte più velocemente, rispetto all'hard disk magnetico.

Ore risparmiate

Si potrebbe pensare che una differenza di pochi secondi non giustifica la spesa, e in alcuni casi è vero. Ma se ripensate al documento Intel di cui abbiamo parlato all'inizio, questi valori diventano molto importanti. E comunque per la maggior parte di noi vale la regola "il tempo è denaro", anche se poco. Aprire un'applicazione, poi, è solo una delle attività che diventano più veloci con un SSD.

Stando alla tabella, con l'uso degli SSD a livello aziendale si guadagnano molte ore di produttività. Nessuno, o quasi, aspetta che il computer entri in standby, ma tutti noi possiamo apprezzare il fatto che ci voglia la metà del tempo per caricare il sistema operativo. Un sistema Windows completo, con diverse applicazioni installate all'avvio, ci mette  fra tre e quattro minuti ad avviarsi, ed è una cosa che, generalmente, fate tutte le mattine. Se gli SSD possono ridurre questi tempi della metà, o anche di più, i minuti guadagnati in totale sono moltissimi, tanto che si arriva a recuperare un giorno lavorativo all'anno, per persona. A questo punto dovete chiedervi quanto vale un giorno lavorativo, considerare quanto dura un SSD, e fare i vostri conti.