Micron P400m SSD: la memoria MLC ad alta durata è qui per restare

Recensione - Test del Micron P400m, SSD di classe enterprise pensato per rispondere a requisiti di durata, affidabilità e protezione dei dati. Ecco le tecnologie che lo rendono un prodotto degno di nota e come si comporta rispetto alla concorrenza.

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a cura di Drew Riley

Introduzione

Nel 2010, solo pochi anni fa, se desideravate una soluzione di archiviazione che fosse reattiva, affidabile e robusta probabilmente vi sareste rivolti agli SSD basati su memoria NAND di tipo SLC. Erano incredibilmente costosi, ma la maggiore spesa era giustificata dalle loro prestazioni e stabilità. La memoria NAND di tipo MLC che trovate solitamente nei prodotti desktop ha tuttavia dei vantaggi.

È conveniente, in parte per gli alti volumi di produzione, e può essere accoppiata senza problemi ai migliori controller in circolazione. Nel 2009, secondo Forward Insights, la memoria MLC rappresentava il 90% della capacità distribuita totale. Il problema è che la memoria MLC aveva latenze elevate e una durava solo una frazione del tempo che invece assicurava la NAND di tipo SLC. Perciò, malgrado la maggiore ridondanza e il costo ridotto, gli SSD MLC erano considerati inaffidabili per i carichi di lavoro tipici di un ambiente enterprise.

L'industria si è così ritrovata a un bivio. Con il cloud computing in rampa di lancio, c'era un bisogno crescente di prodotti che combinassero i benefici delle tecnologie SLC e MLC, minimizzandone gli svantaggi. Così sono nate le memorie MLC ad alta durata, a bordo di soluzioni come il nuovo Micron P400m che andiamo ad analizzare o l'Intel SSD DC S3700, pronte a prendere piede in un settore dominato dalle soluzioni SLC.

Il bello è che, come abbiamo visto nel settore consumer, non sempre una soluzione prende il sopravvento. Ci sarà sempre posto nel mondo enterprise per le proposte con memoria NAND SLC. Aziende come Micron e Intel stanno però scommettendo su convenienti soluzioni MLC, che possono rispondere a scenari dove la memoria SLC è oggi usata senza un'effettiva necessità.

Il P400m è l'ultima novità della famiglia di prodotti enterprise di Micron. Rimpiazza il RealSSD P300, un prodotto SLC, e si pone sopra il RealSSD P400e ma sotto il RealSSD P320h con interfaccia PCI Express. Il nuovo arrivato è disponibile in tre capacità: 100, 200 e 400 GB, con un prezzo di circa 3 dollari al gigabyte per quanto riguarda le versioni da 100 e 200 GB, mentre la versione da 400 GB costa un pochino meno, 900 dollari. Si tratta di prezzi per volumi, e potrebbero cambiare in base alla richiesta.

Quando abbiamo visto le specifiche tecniche del P400m, ci è venuto immediatamente in mente l'SSD DC S3700 di Intel. Entrambi rispondono alle esigenze di clienti simili, hanno memoria MLC ad alta durata, capacità identiche e prezzi comparabili. Approfondendo però emerge per un quadro abbastanza differente. Dato che entrambi i prodotti puntano a soddisfare segmenti simili, in realtà dovrebbero andare uno contro l'altro.

Micron P400m
Capacità 100 GB 200 GB 400 GB
Interfaccia 2.5"  6 Gb/s SATA
Lettura Sequenziale 380 MB/s
Scrittura Sequenziale 200 MB/s 310 MB/s
Lettura Casuale 4K 52.000 IOPS 54.000 IOPS 60.000 IOPS
Scrittura Casuale 4K 21.000 IOPS 26.000 IOPS
Consumi (attivo) 4 W 5 W
Consumi (idle) 0.75 W
Durata di scrittura 1.75 PB 3.50 PB 7 PB
Codifica Nessuna

Messi a confronto, il P400m sembra essere un po' in svantaggio. L'SSD DC S3700 di Intel dovrebbe essere in grado di superare prestazioni in lettura sequenziale e casuale di 500 MB/s e 75.000 IOPS. Per quanto concerne le frequenze, l'S3700 è leader con capacità di 200 GB e superiori; il P400m sembra invece davanti con l'offerta da 100 GB. Le grandi soluzioni di archiviazione non sono però determinate solo dalle loro specifiche tecniche. Diamo uno sguardo più approfondito a cosa rende il P400m degno di nota.