Menu e software

Recensione - Test del monitor NEC Spectraview 271, un punto di riferimento per la grafica professionale e il CAD. Purtroppo, il prezzo di listino a partire da 2000 euro scoraggerà la maggior parte degli interessati.

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a cura di Tom's Hardware

Menu e software

La cornice integra nell'angolo inferiore destro una doppia fila di comandi, orizzontali e verticali. In orizzontale si trovano, nell'ordine, il pulsante di accensione, Input/Select, Menu/Exit e un bilanciere per lo scorrimento orizzontale. In verticale, un analogo bilanciere di scorrimento verticale e il pulsante PictureInPicture, che attiva questa particolare funzione di cui molti modelli SpectraView sono dotati.

Ai lati del pulsante di accensione sono stati posizionati un LED di stato e il sensore di luminosità ambientale. Durante l'uso del menu, compaiono a schermo delle etichette che specificano meglio la funzione assegnata a ciascun pulsante; questo facilita velocizza l'utilizzo del monitor nonostante la grande quantità di controlli messi a disposizione. La completezza del menu è, in effetti, davvero esemplare.

SpectraView Profiler 5. La schermata di impostazione della curva gamma, con le sue numerose opzioni, rende bene l'idea del livello di completezza del software. 

Il primo controllo del menu è quello relativo alla luminosità, con possibilità di impostare il valore in cd/mq e di regolare, sempre in cd/mq, anche il punto di nero. Segue poi la sezione di posizione del menu stesso, seguito dalla sezione più importante, quella relativa al colore. Da qui è possibile selezionare velocemente una delle 5 modalità predefinite: sRGB, AdobeRGB, DCI (impostazione colore per il cinema digitale), REC-Bt709 (impostazione colore per la TV HD), High-Bright (impostazione ad elevata luminosità, fissata per impostazione di fabbrica a 220 Cd/mq), Full (gamma di colori nativa, a cui si riferisce il profilo ICC fornito), DICOM (impostazione specifica per immagini a Raggi-X - NEC è storicamente molto forte nel settore medicale). A queste si aggiungono 3 preset programmabili da utilizzare in combinazione con il software di calibrazione.

Ogni modalità immagine comprende le impostazioni principali LUMINOSITÀ (cd/m2), BIANCO (gradi K o coordinate xy), GAMMA COLORI con regolazione su 6 assi (RGB, CMY), GAMMA (tra 0,5 e 4 con incrementi di 0,1), Nero (regola la luminanza del nero), UNIFORMITÀ (compensazione elettronica delle fluttuazioni del livello di bianco, aumenta l'uniformità a scapito però della luminanza massima ottenibile), EMULATORE VISIONE COLORI (emula visione colori nel caso di differenze nella percezione colore per dicromatici, allo scopo di controllare la leggibilità del prodotto creato per chi ha deficit visivi), METAMERISMO, OTTIMIZZAZIONE RISPOSTA (una funzione di overdrive per migliorare la nitidezza delle immagini in movimento). Le impostazioni secondarie coprono invece aspetti come regolazione nitidezza e attivazione/disattivazione della funzione luminosità automatica in funzione della luce ambiente. 

Al termine della calibrazione e della relativa verifica, verrà stilato un report come questo. Necessario uno strumento di misura tra quelli supportati. 

Tornando alle voci di primo livello del menu OSD, dopo la lunga parentesi delle regolazioni colore troviamo il menu strumenti che offre alcune opzioni relative al menu e la regolazione della modalità Picture In Picture. A seguire, altre voci secondarie come impostazioni menu OSD (lingua, colore, trasparenza ...), modalità risparmio (con visualizzazione stimata della CO2 "risparmiata")  e informazioni.

Con ogni SpectraView vengono forniti diversi strumenti software. In alcuni casi si tratta di semplici utility o immagini di esempio che consentono di ottimizzare - per quanto possibile - la resa delle immagini in assenza di strumenti di calibrazione.

Il pezzo forte è però Profiler 5, che altro non è se non una versione personalizzata di basICColor 5. Si tratta di un software di livello professionale, che permette di avere pieno controllo sui profili che si vanno a creare. Possibile, tra l'altro, scegliere il metodo di calibrazione e se creare un profilo basato su LUT (più preciso) o su matrice, definire le illuminanti e, ancora, impostare con la massima libertà punto di bianco, di nero e curva gamma, scegliendo tra numerose opzioni specifiche per la grafica, il video e l'utilizzo in ambito medico.

Supportati, a oggi, i colorimetri basICColor DISCUS e SQUID/SQUID 2/SQUID3, Datacolor Spyder 2/3/4, Eizo Swing, Monaco OPTIX XR, X-Rite Eye-One display/display 2/display LT, i1DisplayPro. Supportati inoltre gli spettrofotometri Konica Minolta FD-7/5, X-Rite Eye-One Pro/Monitor, i1Pro 2 e ColorMunki, oltre a veri e propri strumenti di laboratorio come il Konica Minolta Display Color Analyzer CA-210.