I miglioramenti

I nuovi iMac sono, ovviamente, più veloci dei modelli precedenti e offrono caratteristiche di alta qualità. Il segreto sta però nel scegliere bene, perché se le versioni base offrono un rapporto qualità / prezzo interessante, cambiare la configurazione hardware costerà un occhio della testa.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

I miglioramenti

Recensire un iMac significa banalmente fare una lista delle differenze rispetto il modello precedente, valutarne pregi e difetti derivanti dalle nuove scelte e ragionare su prezzo e configurazioni. Ed è quello che faremo in queste pagine, perché se volete un iMac nuovo, l'unica alternativa è il modello 2012.

L'azienda è tradizionalista, e al nuovo design più compatto ha abbinato le nuove piattaforme hardware Intel, basate sui processori Ivy Bridge. Della grafica se ne occupano i chip Nvidia Geforce mobile della serie 6.

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Lo schermo è stato riprogettato per migliorare luminosità e diminuire i riflessi, e gli effetti si vedono. Per quanto riguarda la resa cromatica del pannello IPS con retroilluminazione LED, ecco il risultato del nostro test con il colorimetro:

iMac 21.5"

iMac 27"

Lo spazio colore coperto è abbastanza ampio ma, in entrambi i casi, c'è una mancanza di copertura nel blu, che porta la resa a essere un po' più calda del normale. Buona invece la luminosità massima che si aggira attorno alle 400 cd/m2 per entrambi i modelli.

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La massima luminosità del modello da 21.5" è di 414 cd/m2, quella del 27" è di 380 cd/m2. Entrambi sono dotati di un sensore di luminosità ambientale che regola autonomamente la retroilluminazione LED. Il nuovo design, che per i curiosi è ottenuto tramite un processo FSW (friction-stir welding), tecnica mediata dall'industria aeronautica, prevede feritoie lungo tutto il bordo inferiore dello schermo.

Servono per aspirare aria che sarà espulsa dalla feritoia sul pannello posteriore, ma è anche il punto da cui sentirete provenire i suoni degli altoparlanti interni. Come per i MacBook Pro Retina, anche l'audio offre una resa superiore. Potenza e profondità non sono al livello di un impianto dedicato, ma più che sufficienti per godersi un film o un videogioco.

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Un'altra novità dei nuovi iMac è la possibilità d'installare un Fusion Drive, cioè il risultato dell'abbinamento delle due tecnologie d'archiviazione, quella magnetica dei classici hard disk e quella più veloce degli SSD. Lo scopo è quello di prendere il meglio dei due mondi, cioè l'alta capacità d'archiviazione a basso costo degli hard disk magnetici e la velocità di trasferimento dei dati degli SSD.

La logica di funzionamento è tanto complessa quanto semplice da capire: i dati più usati verranno fisicamente spostati sul drive SSD, così che la velocità di caricamento e reazione siano elevati; quelli meno usati invece saranno lasciati o spostati sull'hard disk magnetico. L'ergonomia è ottima perché dal punto di vista del sistema operativo vedrete un solo disco - una sola unità - quindi il funzionamento sarà trasparente.

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La connettività è composta da quattro porte USB 3.0, la cui distanza l'una dall'altra è appena sufficiente per usare pen drive di normali dimensioni, una porta Ethernet, due Thunderbolt, un lettore di schede di memoria SD e un jack audio (microfono e cuffie). Ritroviamo anche l'immancabile fotocamera FaceTime HD e un doppio microfono integrato, in grado di migliorare la resa audio.