Tracking scala di grigi e risposta Gamma
Ancora una volta confrontiamo le modalità Classic e G-Sync nei test in scala di grigi. Vi mostreremo anche i risultati dalla modalità d'immagine FPS1.
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In modalità Classic, l'impostazione d'immagine Standard arriva vicina al meglio eccetto per la luminosità al 100%. Quel livello ha un'evidente tinta blu. Fortunatamente può essere risolto con alcune modifiche agli slider RGB.
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La calibrazione produce un risultato eccellente con appena un tocco di rosso ai livelli al 90% e al 100%. L'errore è tuttavia comodamente al di sotto della soglia della visibilità.
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FPS1 è una delle modalità gaming. Il tracking in scala di grigi è così rivolto verso il blu che l'errore esce dalla nostra classifica al 60% e oltre. In alcuni contenuti l'immagine potrebbe apparire più luminosa ma il dettaglio del colore ne risente.
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In modalità G-Sync non dovete persino calibrare per avere un tracking in scala di grigi quasi perfetto. Basta scegliere l'impostazione Normal per la temperatura colore. Infatti abbiamo provato a migliorare senza successo. Ecco il gruppo di confronto:
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La modalità Classic senza calibrazione è buona e quella G-Sync è persino migliore. La modalità Classic risulta leggermente migliorata con la calibrazione, ma in G-Sync è meglio selezionare la temperatura colore Normal e null'altro.
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Calibrare la modalità Classic porta allo stesso errore DeltaE medio della modalità G-Sync senza calibrazione. Si tratta di un risultato impressionante secondo noi. Per avere una grande immagine sull'XL2420G non avete bisogno di calibrare in nessuna delle due modalità.
Risposta Gamma
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Gamma non cambia molto quando si calibra, quindi vi mostriamo i risultati susseguenti all'aggiustamento. È un risultato piuttosto solido eccetto per il picco al 90% che rappresenta un errore di 6,5 cd/m2 sotto il target. A un tale livello di luminosità non vedrete alcune problema, ma rovina un risultato altrimenti eccellente.
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In modalità gaming FPS1 il tracking è tende alla troppa luce alla fascia bassa e troppo scuro a quella alta. Il contenuto effettivo riflette ombre leggermente slavate e riflessi che hanno leggermente meno brillantezza. In effetti le aree più luminose dell'immagine hanno meno contrasto di ciò che dovrebbero.
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In modalità G-Sync raccomandiamo di cambiare l'impostazione gamma da tre a uno. Non fa una differenza in modalità Classic dato che le due configurazioni operano in modo indipendente.
Questo risultato gamma aiuta a spiegare perché abbiamo misurato un contrasto inferiore in modalità G-Sync. All'aumentare del livello del segnale i livelli d'uscita effettivi non crescono abbastanza rapidamente. Il risultato è un'immagine leggermente più monotona rispetto a quanto è capace di fare l'XL2420G. Vediamo nuovamente il nostro gruppo di confronto:
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La modalità Classic raggiunge un punteggio inferiore in questo test per via del picco di luminosità al 90%. Se tracciato meglio l'XL2420G sarebbe al top o vicino nel nostro gruppo di confronto. Sappiamo che BenQ può ottenere un'ottima gamma dato il risultato dell'XL2430T. Forse un aggiornamento firmware potrebbe risolvere i problemi che abbiamo incontrato.
Con una deviazione più piccola di 0,32, la modalità G-Sync traccia un pochino più piatta.
Calcoliamo la deviazione gamma come espressione della differenza da 2.2 come percentuale.
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Preferiamo la gamma in modalità Classic dato che aderisce maggiormente ai 2.2 standard. Ricordate che abbiamo cambiato il preset da tre a uno passando alla modalità G-Sync. Questa è l'unica reale debolezza nelle prestazioni video del monitor di BenQ.