PCI Express via M.2: ottima soluzione

Abbiamo provato l'SSD SanDisk A110, dotato di connettore M.2 e connettività PCI Express 2.0. Diamo uno sguardo al futuro prossimo dell'archiviazione.

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a cura di Tom's Hardware

PCI Express via M.2: ottima soluzione

Il SanDisk A110 è il primo SSD che proviamo basato sul form factor M.2. È una soluzione tecnologica intrigante. Alleviare il collo di bottiglia del SATA 6 Gb/s permette al controller PCIe nativo di raggiungere prestazioni sequenziali elevate, anche se il throughput casuale è sbilanciato verso ambienti con basse queue depth. Nei prodotti mobile progettati per accogliere gli SSD come l'A110, questo livello di prestazioni è decisamente fenomenale.

L'M.2 sta guadagnando consensi e, allo stesso tempo, i produttori di soluzioni di archiviazione hanno iniziato a parlare di funzioni come DevSleep, che permette di avere consumi ultra-bassi in idle al costo di un po' di latenza extra alla ripresa delle operazioni. È una parte delle specifiche SATA e non potete averlo con un drive PCIe con interfaccia M.2. Quindi l'A110 non supporta DevSleep.

Siamo sicuri che gli SSD PCI Express e poi gli SSD PCIe con supporto NVMe riceveranno maggiore attenzione dagli appassionati. Questi modelli basati su SATA, però, saranno distribuiti in maggiori volumi probabilmente e quindi, volenti o nolenti, entreranno nelle case e negli uffici di molti.

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L'A110 di SanDisk è un bel prodotto, in particolare ora che gli SSD ad alte prestazioni che si scontrano con il limite del SATA. In attesa di NVMe, pronta a sbloccare ulteriormente il potenziale degli SSD, gli SSD SATA e PCie con connettori M.2 e compatibilità AHCI sono già in produzione. È solo questione di tempo prima che gli Ultrabook Haswell inizino a mostrare numeri davvero rilevanti sotto il profilo dell'archiviazione.