SSD Sandisk X210 da 256 e 512 GB, velocità e affidabilità

Gli SSD Sandisk X210 sono sia prodotti destinati al mondo OEM che agli appassionati. Dopo aver passato molti test di validazione possono affermarsi come soluzioni alternative nella fascia alta del mercato?

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a cura di Christopher Ryan

Introduzione

Il nuovo SanDisk X210 è molto simile all'Extreme II recensito non molto tempo fa, con l'eccezione che deve passare per la trafila di un processo di validazione molto rigoroso. Destinato agli utenti mobile di fascia alta e agli ambienti server entry-level, quindi principalmente agli OEM, il nuovo prodotto di SanDisk integra un controller Marvell e memoria eX2 Toggle-mode a 19 nm di Toshiba.

Questo SSD si differenzia da altre soluzioni simili per un aspetto chiave: il firmware. Come l'Extreme II, il SanDisk X210 si affida a un controller Marvell 88SS9187, ma a differenza della soluzione consumer ha un firmware con over-provisioning in modo da offrire qualcosa di più appropriato al mondo business.

L'X210 si aggiunge al Sandisk X110, la variante dell'Ultra Plus destinata agli OEM a quattro canali. Entrambi gli SSD sono di una fascia superiore all'U110, che usa un controller proprietario a basso consumo. Con l'arrivo del X210 nel suo portfolio SanDisk ha ora tre famiglie separate in modo da coprire tutte le necessità degli OEM.

SanDisk X210 128 GB 256 GB 512 GB
Form Factor 2.5", spessore di 7 mm
SATA Revisione 3.1
Controller Marvell 88SS9187
Flash 19 nm SanDisk eX2 ABL Toggle-mode
Funzioni speciali nCache, DevSleep, Thermal Throttling, resistenza TBW 80+
Cache DRAM 128 MB Micron DDR3 256 MB Micron DDR3 512 MB Micron DDR3
Letture/scritture sequenziali MB/s 505/330 505/470 505/470
Letture/scritture casuali 4 KB IOPS 86,000/55,000 88,000/60,000 89,000/58,000
Prezzi $124 $200 $320
Garanzia 5 anni 5 anni 5 anni

All'interno del SanDisk X210

Non spenderemo troppo tempo su quello che c'è all'interno dell'X210. È un prodotto molto simile all'Extreme II e non c'è molto altro da dire. Bisogna tuttavia notare lo chassis in metallico, che include pad termici per smaltire il calore dei punti più caldi con maggiore velocità. Quattro viti assicurano la cover metallica alla base in plastica, che contiene al suo interno il PCB. Il modello da 256 GB che recensiamo in questo articolo ha su un lato DRAM, controller e otto package NAND. Ogni die è da 64 Gb, quindi ogni package offre necessariamente otto die.

Il Marvell 88SS9187 ha un design a otto canali e supporta SATA 3.1, insieme a una ridondanza basata su parità opzionale e DevSleep. L'abilitazione di queste tecnologie dipende però dal firmware e Marvell non dà ai propri partner un firmware di riferimento. Di conseguenza ogni soluzione Marvell è differente, ha diverse capacità. Crucial offre per esempio una ridondanza parziale nell'M500 che SanDisk non offre.

A differenza dell'Extreme II questo SSD usa memoria DDR3 di Micron piuttosto che quella Hynix. Abbiamo 1 MB di cache per gigabyte di memoria NAND Flash, quindi un SSD da 128 GB ha 128 MB di DDR3-1600.

Ovviamente non manca la tecnologia nCache. Questa funzione è presente in altri prodotti dell'azienda e serve a emulare il comportamento della più veloce memoria SLC e costituisce un sistema di cache. I benefici di nCache sono chiaramente visibili con carichi di lavoro casuali e basse queue depth, dove la memoria SLC emulata velocizza le operazioni di I/O.

Samsung usa un sistema simile con la sua gamma SSD 840 EVO, così come altre aziende. È una grande soluzione per mettere in cache più scritture possibili. SanDisk adotta una cache variabile, mentre l'EVO usa una quantità di flash fissa. Sono metodi simili, se non identici.