Risultati: consumi

Gli SSD Sandisk X210 sono sia prodotti destinati al mondo OEM che agli appassionati. Dopo aver passato molti test di validazione possono affermarsi come soluzioni alternative nella fascia alta del mercato?

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Risultati: consumi

Consumi in idle

I consumi in idle sono i più importanti per un SSD consumer. Data la velocità con la quale vengono completate le operazioni, è questo lo stato in cui gli SSD passano più tempo. Le soluzioni enterprise sono usate con più frequenza e quindi i consumi in idle, seppur importanti, passano in secondo piano. I numeri in idle attivo sono critici, specialmente quando si tratta di impatto su piattaforme mobile. "Idle" però vuol dire cose differenti su diversi sistemi. Praticamente ogni drive che testiamo è in grado di entrare in uno o più stati low-power, fino a includere DevSleep. DevSleep è una parte delle specifiche host SATA 3.2: richiede un SSD capace e una piattaforma compatibile, ma porta l'archiviazione a consumare davvero poco. Questo è il motivo per cui testiamo l'idle attivo; è facile da identificare ed è lo stato in cui l'SSD passa la maggior parte del tempo.

L'X210 si comporta bene sotto questo aspetto, in parte per via del controller Marvell 88SS9187. Con 0,47 watt, entrambe le capacità si comportano bene, anche se non sono al top. Dati gli ambienti in cui questi SSD operano, un decimo di watt più o meno non impatta sull'efficienza in modo decisivo.

Consumo medio in PCMark 7

Registrando i consumi durante il carico di lavoro, persino uno relativamente pesante, vediamo un uso medio abbastanza simile ai valori in idle. Il consumo massimo può raggiungere un picco abbastanza evidente, ma la richiesta energetica vista durante PCMark 7 è abbastanza leggera.

La media ottenuta da una sessione completa di PCMark 7 ci dice che l'X210 da 512 GB usa 0,9 watt mentre il modello da 256 GB si ferma a 0,85 W. Questo pone i drive di SanDisk più o meno allo stesso livello dei Samsung 840 EVO e delle offerte più recenti di OCZ. Vediamo il log per maggiori dettagli:

La distanza tra i picchi è legata alle scritture usate negli spazi LBA. Fondamentalmente PCMark 7 formatta gli indirizzi della tracce che userà, cosa che sul modello da 512 GB richiede più tempo che sul modello da 256 GB. Questo è il motivo per cui il drive più piccolo inizia prima.

Con il consumo in salita, non c'è molta differenza tra i due prodotti. Entrambi raggiungono lo stesso dato in idle e numeri di picco simili. Gli SSD di maggiore capacità usano semplicemente molta più energia.

Consumo massimo osservato

Sfortunatamente è sufficiente per porre gli X210 al fondo della classifica sui consumi massimi. Questi drive potrebbero usare più energia con determinati carichi di lavoro o sotto condizioni specifiche ma questo è il massimo che abbiamo visto nella nostra suite di test.