Risultati: Tom's Hardware Storage Bench, continua
Tempi di servizio
Oltre alla velocità media riportata nella pagina precedente, ci sono persino più informazioni che possiamo collezionare dal nostro Storage Bench. Ad esempio, i tempi medi di servizio mostrano che la reattività è simile a un'operazione di I/O media durante la traccia.
Sarebbe difficile mettere in un grafico più di 10 milioni di operazioni di I/O, quindi osservare il tempo medio per servire operazioni di I/O ha senso. Per un'idea più sfumata di ciò che traspira durante la traccia, mettiamo i tempi di servizio medi per le letture contro le scritture. In questo modo, le soluzioni con una migliore latenza si presentano più vicine all'origine; numeri più bassi sono migliori.
La latenza in scrittura è semplicemente il tempo totale che richiede un'operazione di input o output per essere emessa dal sistema operativo, viaggiare al sottosistema di archiviazione, impegnare per il dispositivo di archiviazione, e far riconoscere all'unità l'operazione. La latenza in lettura è simile.
La nuove offerte di SanDisk finiscono appena dietro le controparti Extreme II, anche se solo di pochi punti percentuale.
La memoria Toggle-mode a 19 nanometri collegata al processore Marvell è potente, anche se non è abbastanza per superare Samsung e OCZ. La latenza in lettura è all'incirca il 10% dietro i leader.
Le soluzioni di punta di SSD e Samsung hanno incredibili proprietà in scrittura. Rispetto ai drive di alcuni anni fa, gli ultimi prodotti sono incredibilmente veloci. E questo non sia applica solo alle scritture sequenziali, infatti siamo maggiormente impressionati dall'abilità di un SSD di servire scritture di I/O con ritardo minimo. I drive di Sandisk non fanno eccezione e l'Extreme II e l'X210 gestiscono la nostra traccia senza sforzi. Gli X210 sono solo marginalmente più lenti delle controparti client.