Test TRIM: una nuova prova

Gli SSD Sandisk X210 sono sia prodotti destinati al mondo OEM che agli appassionati. Dopo aver passato molti test di validazione possono affermarsi come soluzioni alternative nella fascia alta del mercato?

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a cura di Tom's Hardware

Test TRIM: una nuova prova

Infine ecco un nuovo test. Usando il carico di lavoro basato su traccia 218A della JEDEC abbiamo creato un test TRIM. Non è qualcosa che potete riprodurre a casa, ma è un benchmark scriptato che fa parte della suite software e hardware DriveMaster 2012 di ULINK.

DriveMaster è usato dalla maggior parte dei produttori di SSD per creare ed svolgere test specifici sui propri prodotti. Attualmente è l'unica soluzione commerciale che può creare scenari necessari per validare la sicurezza TCG Opal 2, ma è quasi illimitato nelle potenziali applicazioni. DriveMaster permette inoltre di diagnosticare bug, assicurare compatibilità e emanare comandi di basso livello. In breve è molto utile per le aziende che realizzano SSD. E se gli script preimpostati non fanno per voi, potete aggiungerne di vostri. La curva di apprendimento è ripida, ma l'ambiente "C-like" e la documentazione offrono una possibilità di riuscire nell'impresa.

Questo prodotto ci dà anche alcuni modi di esplorare le prestazioni. Testare il comando TRIM è solo il primo esempio di come useremo la soluzione di ULINK nella nostra suite.

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La suite ha alcuni script integrati, ma contiene anche il proprio linguaggio di scripting per estensibilità e personalizzazioni. Questo particolare test usa la traccia master pubblicata dalla JEDEC per l'attività di I/O consumer - in modo simile al nostro Storage Bench. I comandi di lettura sono stati rimossi dalla traccia, lasciando scritture e comandi TRIM. Dopo una cancellazione sicura e dati di scrittura preparatori, comincia il test. La traccia è data in pasto al prodotto quattro volte usando NCQ, con e senza TRIM, e DMA. Delle IOPS viene fatta una media ogni 100.000 comandi.

Su un drive da 256 GB, ogni iterazione scrive quasi 800 GB di dati, quindi effettuare la suite di test TRIM della JEDEC su un SSD da 256 GB genera quasi 3,2 TB di scritture principalmente casuali - è il 75% casuale e il 25% sequenziale. Alla fine di ogni sessione, sono emessi circa 37 milioni di comandi di scrittura. Se vi sembra tanto, si lo è.

I primi due test usano DMA per accedere all'archiviazione, mentre gli ultimi due usano il Native Command Queuing. Dato che la maggior parte non usa DMA con gli SSD – a parte alcune vecchie applicazioni o soluzioni industriali - non ce ne preoccupiamo troppo. Possono essere necessarie fino a 96 ore per far svolgere a questo drive quattro sessioni, anche se i drive più veloci possono ridurre il tempo della metà, circa. Dato che sono scritte così tante informazioni in un SSD quasi pieno - il drive è riempito prima di ogni test e poi sono scritti quasi 800 GB per iterazione - gli SSD che si comportano meglio sotto carico pesante sono i migliori. Senza TRIM, la garbage collection "al volo" diventa un grande importantissima per il raggiungimento di alte IOPS. Con TRIM, il 13% dello spazio viene sotto posto a TRIM, lasciando spazio al controller di usare operazioni di manutenzione.

Test TRIM

Questa classifica è stata derivata dal nostro test TRIM di DriveMaster. Abbiamo un SSD SanDisk X210 da 256 GB, il venerabile Samsung 840 Pro da 256 GB e il Crucial M500, un prodotto più mainstream da 240 GB. Tracciamo il test di ogni dispositivo basato su NCQ. La linea continua rappresenta le IOPS medie ogni 100.000 comandi, ma senza TRIM. La linea tratteggiata rappresenta le prestazioni ogni 100.000 comandi con TRIM. In entrambi i casi il carico di lavoro è un mix di piccole scritture casuali.

Sembra logico dedurre che aggiungere TRIM è di aiuto (a seconda di quando e come un drive preferisce incorporare la funzionalità TRIM), ma vediamo anche altro. Il Crucial M500 da 240 GB non mostra grandi miglioramenti dall'aggiunta di TRIM; in entrambi i casi finisce sotto 2000 IOPS, il Samsung 840 Pro gode di un sostanziale miglioramento nel proseguo del test. Alla fine, l'840 Pro è il 50% più veloce con TRIM.

Il SanDisk X210 da 256 GB è quasi veloce quanto l'840 Pro e l'M500 messi insieme. In questo benchmark basato su traccia sembra che nCache sia nel suo elemento, e persino senza over-provisioning aggiuntivo l'X210 è incredibilmente veloce. Usare il TRIM sembra dannoso per le prestazioni. O l'X210 è pensato per eccellere in ambienti che non supportano TRIM, o è abbastanza veloce che l'overhead associato con TRIM è dannoso più che salutare. A ogni modo, SanDisk eccelle in questo test. La cosa interessante è che l'X210 e l'M500 hanno il controller Marvell. La differenza che misuriamo è tutta dovuta alla NAND e al firmware.