Sony Ericsson P800 (2002)

Oggi tutti o quasi abbiamo un moderno smartphone, capace di fare cose che sarebbero state impensabili anche solo alcuni anni fa. Prima di questo incredibile oggetto c'erano però i normali cellulari, e tra di essi alcuni hanno lasciato il segno più di altri.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Sony Ericsson P800 (2002)

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Ecco uno dei primi modelli "smart" che raggiunsero una grande diffusione commerciale. Grazie al fatto che segnava un netto passo avanti rispetto al passato con il suo schermo a colori, la tastiera ergonomica, ma anche alla possibilità di modificarne il software - per quanto non fosse proprio una cosa semplice.

Fu un successo strepitoso nonostante costasse la bellezza di 800 euro (799 per la precisione): nella scatola c'era anche il pennino per usare il touchscreen, un altro elemento che all'epoca non era certo ordinario. C'era anche una bella dock per la ricarica, gli auricolari e una custodia. Un bundle, diremmo oggi, di tutto rispetto.

Con il telefono chiuso restava visibile una porzione dello schermo e si potevano fare chiamate o mandare messaggi. Aprendo il telefono si poteva invece usare lo schermo tutto intero, piuttosto grande per l'epoca, con il pennino. Aveva i suoi difetti ed era enorme, ma fu comunque un successone.