Questione di filtri - 1

Le migliori App fotografiche per trasformare l'iPad in una stazione di fotoritocco e modificare anche i file RAW.

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a cura di Tom's Hardware

Questione di filtri

La maggior parte delle App di fotoritocco che va per la maggiore è basata completamente, o quasi, sull'applicazione di filtri creativi predefiniti. Il principio è semplice: s'importa un'immagine nell'App, si seleziona un filtro e lo si applica, salvando il risultato; poi si ripete questo processo, applicando in successione diversi filtri sino a ottenere il risultato voluto. In questo momento l'App regina del settore è FX Photo Studio HD (2,39 euro)

Gli effetti predefiniti di FX Photo Studio HD sono molto creativi, a volte è opportuno modulare la loro "forza" usando i cursori associati.

Comprende ben 190 effetti creativi diversi, non tutti indovinati a dire il vero, e di ciascuno permette di variare l'intensità. Volendo si possono anche acquistare altri effetti oltre a quelli di partenza. Un punto di forza ulteriore è la possibilità di definire maschere per limitare l'effetto del filtro a determinate zone dell'immagine, lasciando inalterate le altre. 

La sezione per il tracciamento delle maschere: permette di indicare con precisione in quali zone della fotografia deve essere applicato un singolo effetto.

Nella sezione Tools troviamo poi alcuni strumenti di base per modificare i parametri (luminosità, contrasto, gamma, saturazione, tonalità) dell'immagine di partenza o di quella già sottoposta a effetti. Combinando il numero di effetti di partenza con la possibilità di applicarli in sequenza, mascherarli e modificarli, le possibilità creative sono pressoché infinite. Purtroppo FX Photo Studio HD paga dazio quando si passa alla fase di esportazione delle immagini, limitate a 1.364 x 2.048 pixel (2,8 MP).

Camerabag for iPad (1,59 euro) segue un approccio analogo a FX Photo Studio HD, ma ancora più semplificato. La scelta di filtri è minore (undici) ma comunque soddisfacente per chi approccia il fotoritocco "veloce": le possibilità creative sono incrementate dal fatto che la scelta del filtro può essere affiancata da una combinazione diversa, rispetto a quella associate per default al filtro stesso, del cropping e del bordo apposto all'immagine elaborata. 

Ciascuno degli effetti predefiniti di Camerabag interveien sui parametri d'immagine, ma anche sui bordi e sul ritaglio della fotografia di partenza.

Per esplorare nuove possibilità creative basta lasciar fare tutto al software: il pulsante Vary sceglie a caso una combinazione di effetto, bordo e cropping; dopo qualche tentativo si arriva sempre a un risultato interessante.

Ciascuno degli effetti predefiniti di Camerabag interveien sui parametri d'immagine, ma anche sui bordi e sul ritaglio della fotografia di partenza.

Con Luminance (0,79 euro) si entra nel segmento dei software che affiancano i filtri predefiniti con funzioni di ritocco "classico" abbastanza complete. Luminance comprende 19 effetti predefiniti molto simili a quelli inseriti in altri software, ma basta uscire dalla sezione FX premendo il pulsantino con il simbolo dei cursori per entrare in una vera e propria sezione di fotoritocco.

Luminance può essere usato semplicemente scegliendo uno dei vari effetti predefiniti.

Luminance ha seguito l'approccio modulare di Photoshop Lightroom e Apple Aperture: i modificatori dei parametri dell'immagine sono inseriti in pannelli tematici (nove tra bilanciamento del bianco, luminosità/contrasto, curva tonale e via dicendo) che si aggiungono uno per uno - alcuni, volendo, anche più volte - e possono essere disattivati temporaneamente con un semplice cursore, per comprendere meglio il ruolo di ogni singola regolazione. La parte di fotoritocco viene affiancata dalle funzioni di cropping e da una comoda cronologia delle operazioni effettuate, in modo da ritornare sui nostri passi quando necessario.

Parte della potenza di Luminance sta però nei suoi tool di fotoritocco più classico, con i quali modificare l'immagine.