Google, con Android, raccoglie dati sugli utenti che valgono letteralmente oro, e può monetizzarli grazie alle informazioni basate sulla localizzazione, i termini più ricercati o le parole all'interno delle email.
Dalla versione 6, iOS permette di modificare l'accesso di un'applicazione a determinati dati, come quelli del GPS o gli SMS. Android potrebbe aggiungere la stessa caratteristica durante l'installazione di un'applicazione, o tramite un menù. Insomma, vorremmo che sia dato maggiore controllo agli utenti sulle informazioni che sono disposti a condividere, specie se queste non impattano sull'esperienza generale.