Obiettivo Internet of Things

Mediatek ci ha invitati a Londra per raccontarci un futuro nel quale lo smartphone smetterà di essere un oggetto a sé stante, ma andrà invece a inserirsi in un sistema di dispositivi unificati. Questi a loro volta saranno un arsenale digitale su cui ognuno di noi potrà contare, e che cambieranno profondamente il nostro stile di vita.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

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Obiettivo Internet of Things

Sono almeno un paio d'anni che il tema Internet of Things (IoT) è arrivato al grande pubblico - prima circolava in ambienti ristretti, tra specialisti. E per Mediatek, ma anche molti altri, è l'argomento più importante su cui puntare per l'immediato futuro.

Secondo Mark Naddel, Vice Presidente responsabile per i Mediatek Labs, bisogna parlare di "democratizzazione della IoT". Quest'ultima è una "collisione di ecosistemi di sviluppo: hardware, software, Web e cloud", i cui necessari ingredienti sono piattaforme aperte, catene di strumenti, standardizzazione, negozi di applicazioni, strategie per arrivare al mercato e una comunità attiva.

Tutte queste cose insieme possono costituire quella base pulsante, viva, che permetterà il fiorire di un nuovo settore economico, ma anche la nascita di un intero nuovo settore della tecnologia. Un fenomeno che, secondo Mediatek, porterà la IoT a contare su ben 5 milioni di sviluppatori entro il 2020, mentre oggi sono 4,5 milioni. Un panorama nel quale l'azienda vuole inserirsi con il proprio hardware, gli SDK e le piattaforme di sviluppo.

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Tracker GPS da polso, controllo delle piante domestiche, produzione domestica di vino e birra, avanzati robot che emulano i rover marziani. Sono molte le possibilità, e tra queste Mediatek ci ha mostrato il Tinitell, un oggetto indossabile indirizzato ai bambini e ai loro genitori.

Ce ne ha parlato Matt Horns, uno dei creatori. Tinitell, basato su hardware Mediatek, include un localizzatore GPS e un telefono che può chiamare solo alcuni numeri. Il bambino può rispondere alle chiamate, ma anche essere sempre localizzabile dai genitori tramite l'app per smartphone. Gli ingredienti in questo caso sono cloud, Web, interazione tra dispositivi, hardware ed SDK specifici, risposta al bisogno dei genitori e quello dei bambini, che lo vedono come un giocattolo. L'inserimento sul mercato avverrà tramite gli operatori telefonici, che lo proporranno insieme a una scheda SIM.