Lande ghiacchiate, necromorfi e nemici umani

Recensione di Dead Space 3, lo sparatutto in terza persona di Visceral Games che si distingue dai precedenti due per la modalità cooperativa. Non è esente da pecche, tra cui una grafica solo adeguata su PC.

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a cura di Tom's Hardware

Lande ghiacchiate, necromorfi e nemici umani

Giocando a Dead Space 3 non ci si trova di fronte a un survival-horror o a un horror d'azione, ma a uno sparatutto in terza persona ambientato in un universo horror. Se si riesce a tenere in mente questo concetto si scoprirà che questo gioco ha molto da offrire e lo fa anche nel modo giusto, divertendo tutti gli appassionati del genere e a tratti anche chi ama esplorare ogni centimetro del mondo in cui si svolge l'azione.

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Il pianeta ghiacciato di Tau Volantis è la chiave di tutto. Inizialmente il buon Isaac non sarà assolutamente attrezzato per resistere alle basse temperature di questo pianeta e i giocatori saranno costretti a limitare le possibilità d'esplorazione spostandosi solo per brevi tratti sulla superficie esterna.

Avanzando nel gioco si potranno usare equipaggiamenti sempre più potenti che permetteranno di sbizzarrirsi anche all'aria aperta. La trovata del calo della temperatura corporea di Isaac è un buon modo per aggiungere ulteriore tensione al gioco. Immaginate infatti di essere quasi ibernato e di dover combattere una coppia di necromorfi sbucati dal nulla. Una situazione senza dubbio scomoda.

Il pianeta ghiacciato infatti non è assolutamente disabitato e la ridotta visibilità causata dalla neve permetterà ai necromorfi di tenervi sulle spine con le loro imboscate. Certo, non usciranno dalle "fottute pareti" come sulla nave spaziale Ishimura o sulla stazione Sprawl dei primi due capitoli, ma anche il maledetto terreno ghiacciato di Tau Volantis riserverà qualche insidia, compreso qualche incontro con boss di grosse dimensioni.

L'indicatore della temperatura corporea non è l'unica novità di Dead Space 3. Nella lunga introduzione i giocatori avranno modo di accorgersi che in questo gioco si combattono anche avversari umani, per la prima volta nella saga. I nemici in questione sono soldati di Unitology e avranno a disposizione un arsenale che migliorerà nel corso del gioco. A differenza dei necromorfi, i soldati useranno i ripari e risponderanno ai nostri colpi sparando dalla distanza.

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L'idea d'introdurre avversari umani rappresenta una variante che aggiunge un po' di brio ai "soliti" incontri con i necromorfi, ma non fa altro che confermare ancora una volta la svolta della saga verso l'impronta di "sparatutto ambientato in un universo horror", come abbiamo specificato qualche paragrafo fa. Una cosa che ci è piaciuta è la possibilità di assistere all'arrivo dei necromorfi anche durante le sparatorie con i soldati. In questo caso anche i nemici dovranno difendersi dagli attacchi dei mostri e si creeranno situazioni in cui sarà possibile attaccare entrambi i gruppi dai fianchi o darsela a gambe come il peggiore dei fifoni. A voi la scelta.