Modalità cooperativa convincente, con qualche piccolo difetto

Recensione di Dead Space 3, lo sparatutto in terza persona di Visceral Games che si distingue dai precedenti due per la modalità cooperativa. Non è esente da pecche, tra cui una grafica solo adeguata su PC.

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a cura di Tom's Hardware

Modalità cooperativa convincente, con qualche piccolo difetto

Un'altra grossa novità di Dead Space 3 è senza dubbio la possibilità di giocare in modalità cooperativa online. Un altro giocatore potrà infatti inserirsi nella nostra partita, vestendo i panni di John Carver. Gli sviluppatori di Visceral Games hanno riposto molta cura in questa modalità, caratterizzando questo personaggio in modo diverso da Isaac. Impersonando John i giocatori avranno strane visioni riconducibili al Marchio, un po' come Isaac nel secondo capitolo.

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Così mentre John dovrà combattere con i "fantasmi immaginari del passato" il giocatore principale dovrà proteggerlo dalle minacce reali. Tutto questo si traduce in momenti tanto assurdi quanto divertenti. Immaginate infatti di esplorare Tau Volantis con un vostro amico e a un certo punto vedrete il suo personaggio correre in giro e sparare come un disperato anche se non ci sono nemici intorno.

Situazioni come queste si ripresenteranno diverse volte, e nonostante dopo un po' si riesca ad abituarsi, non mancheranno lo stesso i momenti in cui ci si farà cogliere di sorpresa da questi momenti di pazzia del proprio partner. Aggiungete a tutto questo la possibilità di assistere a eventi assenti nella campagna single player e di visitare nuovi luoghi e capirete che il multiplayer coop è un vero e proprio valore aggiunto. Purtroppo l'introduzione di questa modalità non è esente da difetti, soprattutto a scapito del single player. La campagna per giocatore singolo è infatti vissuta come se non ci fosse nessuno intorno a Isaac, ma nelle scene d'intermezzo si vedrà chiaramente John, proprio come se stesse accompagnando gli utenti anche se stanno giocando da soli.

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Evidentemente gli sviluppatori hanno preferito scegliere la soluzione più comoda, evitando d'inserire un bot controllato dal computer come in altri giochi della concorrenza. Tutto questo però si traduce in una sorta di "presenza invisibile" del proprio partner, che comparendo soltanto nelle sequenze animate contribuisce a confondere le idee. Non si tratta di nulla di grave e ci si farà in fretta l'abitudine, ma sono dettagli come questo che distinguono un bel gioco da un gioco ottimo.