Sfida portatile: Nintendo DS vs. Sony PSP

La PSP di Sony è il primo vero concorrente nel settore delle console portatili dell'egemone Nintendo. Abbiamo analizzato le caratteristiche esclusive di entrambe le console e le abbiamo messe a confronto.

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a cura di Roberto Buonanno

CEO

Nintendo al Quadrato

Quando iniziarono a girare le prime indiscrezioni sulla nuova console portatile di Nintendo, il DS (acronimo di Dual Screen), ai meno giovani è tornato in mente il vecchio Game & Watch, presentato sempre dalla casa di Mario agli albori degli anni '80 e che aveva per l'appunto due schermi.

Dopo 15 anni dall'uscita del primo GameBoy, il Nintendo DS è ripartito quindi da un'idea di più di venti anni fa che porta una ventata di originalità nel settore.

A che servono due schermi? Il primo, ereditato direttamente dal GBA SP, serve per giocare "alla vecchia maniera". Si tratta di uno schermo TFT a cristalli liquidi retroilluminato da 3 pollici, risoluzione 256X192 pixel e .24 mm dot pitch e capace di visualizzare 262.144 colori.

Il secondo, delle stesse dimensioni, è montato nella parte bassa della console e serve per visualizzare sottogiochi, informazioni aggiuntive e soprattutto funziona come i touch screen dei palmari.

Una buona idea dal passato che ha aperto la strada alla fantasia dei sviluppatori di giochi Nintendo, che si sono sbizzarriti nell'usare il touchpad come mirino, come mouse e in decine di altri modi.

Nintendo DS è stato lanciato a marzo di quest'anno e ai tempi era ovviamente la migliore console portatile in circolazione, per potenza e innovatività. Solo oggi, dopo anni di incontrastato dominio, Nintendo trovato un vero concorrente nel settore delle console portatile nella rombante PSP di Sony. Abbiamo già presentato un'analisi approfondita della PSP (LINK). In questo articolo vi diamo una panoramica anche del Nintendo DS e cerchiamo di determinare quale sia la console portatile che fa al caso vostro.