X019: la prima pietra del nuovo corso Xbox

Analizziamo l'evento di ieri di Xbox e cerchiamo di capire se può essere effettivamente un nuovo inizio per tutto il brand americano.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

L'evento di ieri sera può essere considerato come la fine di un viaggio e l'inizio di un altro. Con l'inside Xbox dell'X019, Microsoft ha fatto ben intendere di aver definitivamente sparato tutte le cartucce che aveva lasciato indietro sulla sfortunata gestione di Xbox One, puntando al futuro, al 2020 e a Project Scarlett, la console di nuova generazione.

Il futuro è esclusivo

Il prossimo anno sarà quindi interamente dedicato ai videogiochi precedentemente annunciati e una serie di progetti minori che il team Xbox ha voluto fortemente avere prima del grande viaggio di Scarlett. Grounded di Obsidian o Bleeding Edge di Ninja Theory sono per esempio frutto della volontà di Microsoft di supportare qualsiasi tipo di esperienza videoludica, anche quelle realizzate da tredici persone e che difficilmente avrebbero visto la luce in situazioni normali.

Tutto ciò lascia ben sperare in una libertà creativa senza pari, dove progetti tripla A e piccoli possano convivere e trovare il loro spazio nella larghissima lineup Xbox Game Studios. Ovviamente le piccole idee sono il motore dei grandi investimenti, per questo si è più volte chiarito che in realtà Obsidian sia totalmente concentrata sul prossimo grande RPG in esclusiva Xbox e che Grounded sia in realtà un puro sfogo creativo dettato da qualche senior designer con qualche pazza idea in testa.

A dare un accenno al futuro è stata Rare con EverWild, una nuova grande IP in arrivo su Scarlett e PC che testimonia l'impegno dei team a creare qualcosa di completamente diverso e nuovo, sia per variare l'offerta sia dare una nuova immagine a Xbox come brand. Giochi come Tell me Why, sviluppato in collaborazione con Dontnod  - che introduce il primo personaggio transgender della storia dei videogiochi -, EverWild e Grounded sono quindi un primo assaggio di quello che Microsoft porterà all'E3 2020. Infatti, i team di grosso spessore come PlayGround Games, The Initiative e Turn 10 devono ancora presentare i loro giochi, oltre al fatto di avere sul piatto già titoli come Halo Infinite da 343, Gears da The Coalition e altre esperienze da Ninja Theory, Compulsion Games, inXile, Obsidian e Undead Labs, senza dimenticare IP interne sviluppate da terze parti come Flight Simulator o Age of Empires IV.

Insomma, sul piano videoludico il team Xbox ha chiaramente dato prova di stare investendo in maniera oculata, anche in campo indipendente dove abbiamo visto più di 15 titoli nuovi. Non abbiamo ancora una nuova proprietà intellettuale che possa sorprendere a livello cinematografico, ma da quello che Phil Spencer ha dichiarato sembrerebbe essere solo questione di tempo, promettendo nuovi annunci a ogni evento futuro.

Un mondo di servizi

Tutto questo va in diretto sostegno alla vera killer app di Xbox in questo momento, Xbox Game Pass. Il popolare servizio diventa sempre più grande, portando con se non solo giochi come Darksiders III, Rage 2 o The Witcher 3, ma anche una serie di pietre miliari dapprima esclusive PlayStation come tutta la saga di Kingdom Hearts e la serie Yakuza, sottolineando l'impegno dell'Head of Xbox di fronte alla mole di giochi giapponesi venduti sul mercato che potrebbe andare a significare di ulteriori investimenti in terra nipponica, utili a portare sulla console americana giochi come Shenmue 3, Ni-Oh, Final Fantasy VII e chissà, un team first party dedicato.

Ma non è finita qua, perché se Xbox Game Pass è il futuro lo è altrettanto Project xCloud, il servizio streaming Xbox in arrivo l'anno prossimo che permetterà di giocare ovunque si voglia con i nostri videogiochi preferiti, compresi tutti quelli integrati nell'abbonamento Game Pass, anche in questo caso si testimonia un impegno e una visione d'insieme futura estremamente ampia, andando a confermare un lavoro sui servizi semplicemente straordinario. Da questo punto di vista la concorrenza visibilmente indietro, in particolar modo Google Stadia che si prepara a sbarcare sul mercato con una serie di dubbi preoccupanti.

Un nuovo inizio

X019 può essere considerato come la prima pietra di quello che ci attenderà nel 2020 dove avremo modo finalmente di vedere i diversi progetti in sviluppo da Microsoft, oltre che al completamento del servizio streaming Project xCloud. Quello che sarà Project Scarlett è ancora un mistero, ma Spencer è stato chiaro, non ci sarà spazio per ripetere gli errori del 2013. Aspettiamoci dunque una console potente con un prezzo in linea e con una campagna marketing aggressiva e sensata, il tutto continuando a supportare il PC, collaborando con Steam e cercando, grazie al concetto "Videogiochi per tutti", di essere ancora più inclusivi, migliorando l'adaptive controller e facendo avvicinare tutti gli impossibilitati fisici o mentali al mondo del gaming. L'azienda sta affrontando un percorso lungo e faticoso in funzione alla rinascita di un brand che nel corso di questa generazione è stato più volte sotto mira per una serie di errori, ora però i frutti cominciano a vedersi e la fiducia sta lentamente tornando. Quello che sarà il futuro di Xbox lo vedremo all'E3 2020, vero banco di prova per capire se questa prima pietra posizionata riuscirà a dare vita a un enorme monumento.