Tesla: la prossima gigafactory sarà in India?

Tesla potrebbe presto investire in India. Il gigante asiatico offre condizioni favorevoli per la costruzione di una nuova Gigafactory.

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a cura di Tommaso Marcoli

Tra i paesi con le previsioni di crescita più dirompenti, l'India occupa un posto di primo piano. Il suo bacino di lavoratori supererà a breve l'offerta della Cina, con un costo della manodopera di molto inferiore. Proprio quest'ultimo aspetto, potrebbe garantire al gigante asiatico un vantaggio competitivo, soprattutto quando si tratta di attirare investimenti esteri. Tesla potrebbe usufruire di vantaggiose condizioni fiscali per impiantare sul territorio indiano una gigafactory.

La proposta è stata avanzata dal ministro dei trasporti Mitin Gadkari, il quale vorrebbe persuadere Elon Musk a investire in India. Gli argomenti per farlo sono tutti relativi al basso costo del lavoro e a una disponibilità di operai che non ha eguali nel resto del mondo. Usufruendo di queste favorevoli (dal punto di vista produttivo) proposte, Tesla potrebbe iniziare una produzione a basso costo, che avrebbe come conseguenza diretta una riduzione del prezzo di listino delle automobili.

Qualora l'azienda californiana decidesse di stabilirsi in India, il governo, per ammissione di Gadkari, sarebbe pronto a stanziare numerosi sussidi per agevolarne l'insediamento, con permessi e concessioni che sarebbero disponibili già dopo poche settimane. L'obiettivo a lungo termine è quello di creare un tessuto economico forte, che coinvolga aziende locali nel processo produttivo, magari come fornitori di componenti. Per stimolare l'interesse di Musk, il governo indiano sarebbe pronto a concedere le autorizzazioni per la costruzione di un Hyperloop tra Delhi e Mumbai.

La suggestione è molto forte: in India Tesla non troverebbe soltanto diverse proposte di investimento agevolate, ma avrebbe anche l'opportunità di inserirsi in un mercato che ogni anno vale milioni di nuove automobili. Di queste, una minima parte è occupata da elettriche, la presenza di Tesla potrebbe generare uno slancio positivo verso una transizione più sostenibile, offrendo al costruttore americano l'opportunità di inserirsi in un mercato dalle possibilità travolgenti.