La presenza di acqua liquida che affiora sulla superficie di Marte "può semplificare la vita in caso di esplorazione umana. Ha una grande valenza per quanto riguarda l'ambiente planetologico di Marte, per il fatto che è molto più umido di quanto si pensasse. Inoltre il fatto che l'acqua scorra, sebbene in maniera saltuaria, significa che è ancora attiva in qualche maniera sulla superficie".
Non solo: "nel prossimo decennio questa scoperta sarà uno dei punti guida per scegliere missioni e strumentazione. Successivamente - in funzione di quello che verrà trovato – saranno fatti dei piani per la presenza umana".
È solo una sintesi dell'intervista concessa a Tom's Hardware dal professore Enrico Flamini dell'ASI, Program Manager per la parte italiana della missione Cassini-Huygens, Project Manager degli strumenti italiani a bordo delle missioni Mars Express, Rosetta, Sharad per MRO, rappresentante italiano all'International Mars Exploration Working Group, Mars Exploration Program Assesment Group (NASA), Mars Program System Engineering Team (NASA).
Ecco come cambiano le prospettive per l'esplorazione e la colonizzazione marziana alla luce dell'importante annuncio della NASA nel 28 settembre: c'è acqua liquida su Marte.
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