Olympus Tough TG-810

PowerShot D20, Finepix XP 150, Coolpix AW100 e Tough TG-810: le più recenti compatte subacquee di Canon, Fujifilm, Nikon, Olympus a confronto per il titolo di miglior prodotto dell'estate 2012.

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a cura di Tom's Hardware

Olympus Tough TG-810

La Olympus Tough 810, evoluzione di una lunga serie di modelli "Tough" dello stesso costruttore, mostra una maturità e una completezza di dotazione davvero invidiabile. Il corpo macchina interamente in metallo da impressione di grande robustezza e qualità costruttiva. Infatti, è tra le più robuste oggi disponibili: impermeabile fino a 10 m, resiste a cadute da 2 m di altezza, sopporta pesi fino a 100 Kg e funziona fino a -10°C. A dispetto di queste doti, lo chassis è di aspetto standard e di dimensioni compatte.

Sul corpo è stata ricavata una piccola ma sufficientemente stabile impugnatura con inserto anti-scivolo, coadiuvata dall'ampia asola per il laccio da polso che funge, in qualche modo, da appoggio per il pollice. Non comodissima, ma efficace! L'apertura dello sportellino che copre vano batteria e memory card è protetto contro le aperture accidentali. Da segnalare anche una piccola saracinesca metallica che, a fotocamera spenta, copre l'obbiettivo per ulteriore protezione. 

Il dorso è quasi interamente occupato dall'ampio schermo da 3", uno dei punti a favore di questo modello grazie ai suoi 920.000 punti che la mettono alla pari delle migliori compatte tradizionali. Rimane così poco spazio per i pulsanti e i controlli che sono incolonnati a destra secondo una soluzione comunque piuttosto efficace. Il comando zoom infatti è a bilanciere e si utilizza facilmente in ogni occasione, mentre il classico PAD è più che degnamente sostituito da un piccolo joystick preciso e funzionale.

I pulsanti centrali (REC, play, menu, info) sono sacrificati e risultano difficili da azionare, non solo con i guanti ma anche per chi, semplicemente, ha mani grandi. Anche in questo caso viene in aiuto quella che è stata, al momento del lancio, una delle caratteristiche distintive Tough 810, vale a dire il "Tap Control": in pratica, la fotocamera integra un giroscopio e può essere controllata con dei "colpetti" in punti opportuni, ad esempio sul lato destro per accedere al menu; la sensibilità è calibrabile e il sistema funziona piuttosto bene, a patto di ricordare la sequenza di "colpetti" impostata. Merita di essere sottolineato che, avendo anticipando di qualche mese il lancio della AW-100, la Tough 810 è stata la prima rugged a introdurre questa interessante innovazione. 

Il sensore è un CCD da 14 Mpixel (4288x3216 pixel), in formato standard 1/2.3". Essendo un CCD, non si trova particolarmente a suo agio ad alta sensibilità così la gamma ISO, come il modello Panasonic che utilizza la stessa tecnologia di sensore, è limitata a 1600. Anche la Tough 810 utilizza il diffuso schema ottico a zoom interno, con lente che non sporge dal corpo macchina e risulta quindi più protetta. L'escursione focale va da 28 a 140 mm, per uno zoom 5x in media con i concorrenti. L'apertura massima, f/3,9-5,9, è anch'essa nella media e non si segnala in modo particolare né in senso positivo né in senso negativo. 

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L'autofocus offre funzioni di tracking focus e riconoscimento del volto (con informazioni sulla posizione dei volti collegata anche al sistema esposimetrico). La minima distanza di messa a fuoco parte da 3 cm in modalità macro. Non brilla la cadenza di scatto, solo 0,6 fps a piena risoluzione, ma va detto che questa cadenza ammette una raffica infinita, a differenza di altri modelli che scattano a cadenze molto elevate ma solo per pochissimi frame. Chi desidera una cadenza maggiore può arrivare a 3 fps riducendo la risoluzione a 5 Mpixel.

Anche la Olympus TG-810 nasce per essere utilizzata in completo automatismo; presenti modalità automatiche P, iAuto, e la modalità Scene. Da segnalare la possibilità di registrare immagini 3D, la disponibilità degli originali filtri "Magic Filter", che potete vedere all'opera in queste pagine e, tra le 21 scene disponibili, la modalità "beauty" che provvede a un fotoritocco automatico per rendere i volti più luminosi e levigati.

Molto efficace l'utilizzo dei menu. Una pressione del pulsante richiama il menu veloce in sovrimpressione, il secondo clic richiama il menu completo. Il menu veloce offre come prima scelta la selezione del programma di scatto e, a seguire e in funzione della prima scelta, tutte le opzioni disponibili per la modalità scelta; quando queste permettono scelte multiple, come nel caso della modalità scena, rimane memorizzata l'ultima sotto-selezione (ad esempio "paesaggio"). Di una chiarezza esemplare, e molto efficace. Dal menu rapido ci saremmo però aspettati maggiore reattività nel passaggio da una voce all'altra.

Notevole il display, che, sebbene la TG-810 sia tra le fotocamere più "mature" del gruppo, offre un'altissima risoluzione - 920.000 punti. Si nota invece che il prodotto non è "nato ieri" esaminando la sezione video, che è HD, ma non Full HD; ci si deve accontentare, se così si può dire, della 720p (formato MPEG4).

Presenti in questo modello sono un ricevitore GPS, una bussola elettronica e un barometro (per indicare la profondità raggiunta). La fotocamera integra un ricevitore GPS, che consente di geo-localizzare le foto con informazioni su posizione, direzione e pressione atmosferica (o profondità). Le schede di memoria supportate sono le consuete SD/SDHC/SDXC, la batteria ricaricabile ha una durata di 220 scatti secondo lo standard CIPA.