Lezione 6: usate il formato RAW
In molte occasioni l'elaborazione HDR non funziona, e non c'è modo di creare quell'immagine perfettamente esposta che stiamo cercando. La situazione ideale richiede molto tempo e spazio sulla memory card a disposizione.
È in quest'ottica che il formato RAW può venire in aiuto. Molti utenti infatti non sanno che la fotocamera elabora molto l'immagine prima di mostrarla sullo schermo LCD, e prende decisioni sul colore, il bilanciamento del bianco, la saturazione e la nitidezza. Successivamente salva l'immagine nel formato predefinito, generalmente JPEG. Un'immagine RAW invece è esattamente ciò che "vede" il sensore, senza elaborazioni a posteriori, e per questo spesso ci si riferisce a questo formato come "il negativo delle digitali". Tutte le eventuali modifiche stanno all'utente, che dovrà usare un programma capace di gestire questo formato. Successivamente si potrà salvare in un formato generico e passare a un programma di fotoritocco, se questo non è in grado di gestire il formato RAW – eventualità sempre più rara.
La fotografia che vedete qui sotto è stata scattata alle 23.00, e l'arcobaleno che vedete è creato dalla luce lunare. Si tratta di un fenomeno piuttosto raro, e siamo stati fortunati a vederlo. Non è dei più spettacolari, ma i suoi colori rendono "esplosivo" il fondo della cascata. Generalmente questi arcobaleni hanno colori troppo tenui, e sono quasi invisibili a occhio nudo. Con un lungo tempo d'esposizione però, 30 o anche 60 secondi, è possibile fotografarli. In queste condizioni il cielo notturno diventa blu, e le rocce sembrano illuminate quasi a giorno.
Immagine: Canon EOS Rebel T2i, f/4.5, 60 sec., ISO 800, 24-105, 24 mm. Il sensore della recente T2i riesce a scattare immagini simili a 800 ISO senza rumore grafico, come accadeva con la precedente generazione di sensori.
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