I primati di Rosetta

Al via fra poche ore le manovre per il gran finale della Missione Rosetta dell'ESA, la prima sonda che per due anni ha volato vicino a una cometa. Ecco gli appuntamenti per seguire la diretta, le ultime manovre di avvicinamento, i primati di Rosetta e i successi scientifici.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Rosetta è la prima sonda inviata verso una cometa, dotata di un lander in grado di scendere sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e accompagnarla nel suo viaggio attorno al Sole.

Dopo un viaggio lungo ben 10 anni, il 5 agosto 2014 la sonda Rosetta è entrata in orbita attorno alla cometa 67P/ Churyumov-Gerasimenko. È stata la prima sonda spaziale a entrare in orbita attorno a una cometa. Da allora Rosetta è stata la sua compagna per ben due anni, seguendola durante il suo massimo avvicinamento al Sole.

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Grazie alla sonda Rosetta è stato possibile osservare e studiare la cometa da differenti punti di vista. La sonda ha infatti effettuato audaci passaggi ravvicinati e osservazioni da lontano non solo del nucleo cometario ma anche di polveri e gas emessi da esso. È stato quindi possibile avere una visione senza precedenti di ciò che accade ad una cometa in avvicinamento al Sole e di come essa interagisce con l'ambiente man mano che ci si allontana da esso.

Durante il periodo di avvicinamento le camere a bordo della sonda hanno iniziato a risolvere la cometa 67P/C-G. Nel luglio 2014 le immagini catturate dalla sonda hanno rivelato che la cometa ha una forma piuttosto complessa: è formata da due lobi, come una "testa" e un "corpo" separati da un collo stretto. Ci si rese conto così che l'atterraggio sulla cometa sarebbe stato più difficile di quanto si era immaginato. Ciò ha reso complessa anche la scelta del sito di atterraggio del lander (chiamato Philae dal nome di un'isola dell'antico Egitto): la superficie della cometa presenta, infatti, terreni difficili e rischiosi, pieni di crateri e massi.

Il distacco del lander Philae dalla sonda Rosetta è avvenuto alle ore 9:30 del 12 novembre. La discesa al sito di atterraggio ha richiesto come previsto 7 ore in cui Philae è caduto sulla superficie lentamente senza l'uso di propulsori.

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Il lander Philae durante la discesa. Crediti: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team

Durante la discesa, le camere a bordo dell'orbiter e del lander hanno acquisito immagini ed alcuni esperimenti erano già attivi permettendo l'acquisizione di dati. Tutto ciò allo scopo di manovrare e controllare l'atterraggio. Tutto è stato controllato nei minimi dettagli. È stato necessario tener conto che la gravità sulla cometa è centomila volte più debole di quella terrestre.

Purtroppo il malfunzionamento di alcuni sistemi di ancoraggio non ha potuto evitare che il lander rimbalzasse due volte prima di stabilizzarsi in una posizione abbastanza precaria ma che comunque non ha impedito l'utilizzo di alcuni degli strumenti scientifici a bordo.

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In primo pianoAndrea Accomazzo, Spacecraft Operations Manager di Rosetta. Crediti: ESA

Si tratta del primo accometaggio nella storia dell'esplorazione spaziale. Philae ha raggiunto la superficie della cometa alle ore 16:30. Circa mezz'ora dopo, quando il segnale è arrivato a Terra, abbiamo visto gioire gli scienziati della missione. Un lander partito da Terra 10 anni fa, progettato ancora prima, dopo aver seguito un percorso complesso nello Spazio, è arrivato in "ottima salute" sulla superficie della cometa 67P attualmente alla distanza di 583.565.417 km da noi. È un grande risultato per l'Europa e per tutte le persone che hanno ideato, studiato e realizzato questa missione storica.