Impressioni d'uso

Fedele alla filosofia minimalista di Leica che permette ai fotografi di concentrarsi sull'essenziale, cioè le immagini, il sistema T s'impone per il design, la qualità costruttiva e la semplicità d'uso per soddisfare le aspettative più elevate.

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a cura di Tom's Hardware

Impressioni d'uso

Nelle intenzioni del costruttore, la T è una macchina che permette di fotografare sin dal primo istante senza nemmeno leggere il manuale d'uso, anche perché non essendo esasperatamente versatile non c'è il rischio d'imbattersi in funzioni troppo complesse o di difficile comprensione. Ci troviamo d'accordo su questo aspetto, ad eccezione di un punto, che è forse l'unico lato debole dal punto di vista operativo: manca il tasto di playback! Ebbene, sì: confesso di aver scattato la prima serie di foto senza sapere come fare per rivederle! Ho dovuto ricorrere al manuale d'uso per capire che bastava far scorrere in verticale il dito sul display…

Aggiungiamo che qualche rara volta il passaggio dalla modalità scatto a quella playback non ha funzionato correttamente, è stato necessario spegnere e riaccendere la fotocamera.

A parte questo appunto, l'impiego della T è particolarmente intuitivo, anche perché il menu si può impostare in base alle necessità personali. Decidete voi cosa vi serve, quindi richiamate le voci preferite in MyCamera:

Le due ghiere svolgono funzioni differenti in base al programma di funzionamento. Appena si tocca una delle due, compaiono in alto a destra del display due finestrelle che riportano la funzione associata alle ghiere stesse. Ad esempio, quando si seleziona il funzionamento a priorità dei diaframmi, quella di sinistra permette di modificare la sensibilità (oppure la compensazione dell'esposizione, il bilanciamento del bianco, la messa a fuoco fra manuale e automatica ecc.), quella di destra il diaframma. Semplice, no? Il fotografo decide così qual è il parametro più importante che vuole controllare. Passando alla priorità di tempo (T), quella di destra cambia il tempo di otturazione e ancora, in P, diventa inattiva.

La struttura delle icone del display è di una disarmante semplicità ed efficacia allo stesso tempo. Tutto risulta immediato da subito, la reattività del touch screen è eccellente, le indicazioni sono chiare e facili, ma non banali. Ovviamente, la funzionalità ricalca quella dei dispositivi mobili, per cui per ingrandire una foto, ad esempio, basta posizionare pollice ed indice sulla stessa e allargare le dita, una gestualità cui siamo ormai tutti abituati.

Nella pratica, la semplicità d'uso non va però sempre a braccetto con la velocità. Ad esempio, pensate semplicemente di comporre l'inquadratura e di dover spostare il punto di messa a fuoco da quello centrale. Dovete distogliere lo sguardo dal mirino elettronico, selezionare il menù principale (o quello personalizzato), premere autofocus, selezionare "1 Punto", poi la freccetta a destra, spostare con il dito il riquadro di messa a fuoco nella posizione voluta, premere SET e uscire. Con una reflex professionale, questa operazione si può decidere di farla toccando semplicemente il multi-selettore posteriore!

Ecco perché, di fatto, il sistema più rapido è quello denominato "Tocca & metti a fuoco", che però non ha senso quando si usa il mirino, perché bisognerebbe continuamente spostarsi per riattivare il monitor posteriore (il sensore lo spegne quando si guarda nell'EVF).

A proposito di mirino, il Visoflex è un accessorio veramente raccomandabile. Ampio, luminoso e orientabile verso l'alto, presenta solo un minimo di effetto scia sui punti luce. L'aspetto positivo è dato dalla possibilità di gestirne lo spazio colore, in modo tale che la visione tramite lo stesso si avvicini quanto più alla realtà dei colori come percepiti dall'occhio del fotografo.

Da ultima, una nota sul flash di pop-up. Il funzionamento può essere automatico (con e senza pre-lampo per ridurre gli occhi rossi) o manuale forzato. Il sincro flash è a 1/180 di sec. Possibile anche la sincronizzazione lenta. Il numero guida è modesto, pari a 4,5 a ISO 100, non consente gran che, ma quando il soggetto rientra nel raggio di copertura del flash, l'esposizione appare ben bilanciata, come mostra l'esempio seguente:

Il ritardo dell'otturatore, con il flash, è molto elevato.