Corpo macchina

Recensione - Test della Nikon D800, una reflex che si presenta con un sensore full-frame da oltre 36 Mpixel che può arrivare a impensierire persino le medio formato.

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a cura di Tom's Hardware

Corpo macchina

Il primo contatto con la D800 chiarisce subito la categoria del prodotto. Tra le mani, la D800 appare immediatamente come una macchina professionale, massiccia, ma non eccessivamente pesante. Con i suoi circa 1000 grammi, si pone in effetti sullo stesso piano di altri corpi più consumer come la Sony A77, e pesa circa 100 grammi meno della precedente D700. Il buon bilanciamento e l'impugnatura sostanzialmente perfetta la fanno apparire ancora più maneggevole. Che dire poi dell'ottimo feeling restituito dai materiali? La D800 è una fotocamera che conquista dal primo istante.

Il corpo principale, in lega di magnesio, è sigillato contro l'ingresso di polvere e umidità. Nella parte superiore destra si concentrano naturalmente i comandi fotografici. Troviamo il morbido pulsante di scatto dall'inconfondibile feeling Nikon, affiancato dal pulsante Mode per la scelta del programma di scatto, da quello di compensazione esposimetrica e dal pulsante di registrazione video.

La ghiera frontale, da azionare con l'indice, è ben spaziata dal pulsante di scatto, come nella recente D4; forse un po' troppo, per chi ha mani piccole, ma poco male. Il pollice si divide invece tra ghiera secondaria e pulsanti blocco AE/AF e blocco AF, con il primo dei due che include anche un selettore per la modalità di lettura esposimetrica. Sotto le altre dita della mano destra si trovano altri due pulsanti, il primo per il controllo della profondità di campo e il secondo (Fn) personalizzabile.

La messa a fuoco si gestisce con entrambe le mani: a sinistra dell'obiettivo troviamo il selettore AF/MF con pulsante centrale che permette, unito alle due ghiere da usare con la mano destra, di impostare la modalità AF (singola o continua, Auto, 9, 21, o 51 punti, 3D tracking). È questa una novità a cui chi proviene da altri corpi Nikon dovrà abituarsi. Nel caso di AF a punto singolo, il PAD posteriore (disattivabile) consente una veloce selezione.   

Ottimo il mirino, ampio e luminoso, con copertura del 100% in formato FX 3:2. Molto completo nelle informazioni offerte (compresa la livella elettronica), integra la chiusura di protezione per prevenire infiltrazioni di luce durante le lunghe esposizioni. 

A sinistra del mirino, il selettore della modalità di scatto (singola, continua bassa velocità, continua alta velocità, scatto silenzioso e autoscatto) con 4 pulsanti consente di impostare velocemente qualità di scatto, bilanciamento del bianco, ISO e bracketing. Immediatamente sotto troviamo due pulsanti per la riproduzione e la cancellazione delle foto, mentre a sinistra del display troviamo altri 5 pulsanti per l'accesso e la gestione del menu, due dei quali fungono anche da zoom in fase di riproduzione.

Infine, nella parte in basso a destra troviamo, oltre al pulsante info, il selettore per gestire la modalità LiveView.

Il livello di personalizzazione offerto da questo corpo macchina è molto elevato. Troviamo un set di funzioni personalizzabili articolato, diviso in 5 gruppi per un totale di 54 voci, memorizzabili in 4 diversi set. Si va dal tempo che deve attendere l'AF quando è in modalità continua prima di rifocheggiare (per evitare ad esempio che un soggetto estemporaneo che passa davanti alla camera venga interpretato come soggetto principale) al numero di punti AF disponibili in modalità AF singola (11 o 51).

È possibile scegliere se la compensazione esposimetrica debba richiedere o meno la pressione del pulsante dedicato (in caso contrario basta ruotare la ghiera), e se tale compensazione rapida debba essere azzerata allo spegnimento dell'esposimetro o meno; si ha in ogni caso la possibilità di mantenere la compensazione se questa è stata effettuata premendo il pulsante. Non parliamo ovviamente di personalizzazioni "comuni", come scelta degli step di compensazione o scelta dell'area di misura in lettura parziale, che naturalmente non mancano.

È poi possibile assegnare a tutti i comandi fotografici principali (controllo profondità di campo, pulsante FN, AE-L/AF-L, AF-ON) una funzione diversa dall'originale, scegliendo tra una ventina di opzioni. É possibile invertire la funzione delle due ghiere e il loro senso di rotazione. Si può assegnare al pulsante di sinistra BKT (Bracketing) una funzione diversa, ad esempio HDR. È possibile utilizzare combinazioni - pulsante Fn + rotazione ghiera per avere a disposizione nuovi comandi rapidi, etc.

Sarebbe impossibile dare qui una descrizione completa delle funzioni (il manuale supera le 400 pagine), ma crediamo che questi esempi siano sufficienti a cogliere il punto: la D800 può essere cucita su misura. Chi non ha precedente esperienza con un corpo Nikon impiegherà sicuramente del tempo a padroneggiare tutte le combinazioni di pulsanti, ma sarà infine ricompensato con un controllo e una rapidità d'esecuzione da manuale.

Per quanto riguarda il formato di memoria, la D800 dispone di doppio slot CF + SD. La batteria, che condivide tra l'altro con la D7000, è la EN-EL15, accreditata di 900 scatti.