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Abbiamo rivolto ai rappresentati di Tele Atlas e Navteq una serie di domande, con cui cercheremo di capire meglio la realtà della creazione mappe per i sistemi GPS e di gettare un occhio sulle novità future.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Navteq risponde

Tom's Hardware: Come rilevate i limiti di velocità e con quale frequenza aggiornate questi dati?

Serge Bussat: Tutti i dati forniti da NAVTEQ integrano le medesime specifiche del database e utilizzano la stessa tecnologia.

Le informazioni relative ai limiti di velocità rappresentano solo uno dei 260 attributi che NAVTEQ raccoglie e verifica. Combiniamo i dati provenienti da oltre 80.000 fonti con la conoscenza locale e con i dati raccolti dal nostro team direttamente sul campo per inserire tutti gli attributi che costituiscono il database.

Testiamo e certifichiamo tutti i dati raccolti e ricorriamo al nostro team sul campo per acquisire e verificare le informazioni "difficili da rilevare", come ad esempio i limiti di velocità. I nostri veicoli - oltre 200 in tutto il mondo - sono equipaggiati con strumenti specializzati quali videocamere a obiettivo multiplo, sistemi di misura inerziali e GPS differenziale.

I dati relativi ai limiti di velocità comprendono i limiti di legge che i veicoli devono rispettare sul percorso, raccolti e integrati soltanto quando sono applicabili ai veicoli stessi (i limiti di velocità per gli autocarri vengono memorizzati separatamente). Tutti questi contenuti costituiscono un unico attributo nelle cartografie NAVTEQ.

Non finiremo mai di sottolineare quanto sia importante la conoscenza del territorio e delle realtà locali da parte dei nostri geo-analisti al fine di garantire la precisione delle nostre mappe. Oggi in Italia operano circa 55 addetti localizzati in 11 uffici sparsi su tutto il paese. Abbiamo aperto il nostro primo ufficio in Italia nel 1994 in coincidenza con l'inizio della prima mappatura dell'Europa. Oggi il sogno di NAVTEQ di rivoluzionare il modo in cui la gente usa le mappe è diventato realtà. Le cartografie NAVTEQ sono utilizzate ogni giorno per calcolare milioni di itinerari e attualmente coprono 74 paesi e territori su sei continenti.

In questi giorni inoltre abbiamo annunciato alcuni nuovi contenuti dinamici. Oltre ai dati relativi alla posizione degli autovelox e alle informazioni sul traffico, mettiamo a disposizione dei nostri clienti che sviluppano soluzioni di navigazione due nuovi contenuti dinamici: Air Travel Status (stato del traffico aereo) e Fuel Prices (prezzi dei carburanti). Si tratta di una fase di collaudo prima del lancio commerciale che avverrà negli Stati Uniti, nel primo trimestre 2009. A seguire in Europa. Entrambi i prodotti utilizzano formati che possono essere rapidamente implementati, collegati ai dati cartografici NAVTEQ e supportati dai tecnici NAVTEQ, operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Tom's Hardware: Cosa pensate del progetto Galileo? A vostro avviso, sostituirà l'attuale ambiente GPS?

Serge Bussat: NAVTEQ è fermamente convinta che un elevato livello di precisione del segnale di posizionamento Galileo potrebbe contribuire allo sviluppo di nuove applicazioni di navigazione. La certificazione del segnale Galileo rappresenta un altro importante passo verso un'applicazione nell'ambito dell'esazione dei pedaggi, delle tariffe assicurative basate sui tempi di guida e, più ampiamente, per un migliore livello di sicurezza grazie alle tecnologie satellitari. Da cinque anni NAVTEQ svolge un ruolo di primo piano nello sviluppo di nuove applicazioni con l'obiettivo di trarre il massimo vantaggio dai punti di forza di Galileo.

Oltre che al progetto Galileo, NAVTEQ partecipa anche al consorzio nato nel quadro del progetto integrato europeo PReVENT (PReVENTive and Active Safety Applications) per le applicazioni di sicurezza attiva e preventiva, un'iniziativa dell'industria automobilistica europea cofinanziata dalla Commissione Europea e finalizzata al miglioramento della sicurezza stradale mediante lo sviluppo e la dimostrazione di applicazioni e tecnologie per la sicurezza preventiva. Le applicazioni di sicurezza preventiva aiutano i conducenti ad evitare o ridurre gli effetti degli incidenti attraverso l'utilizzo di sistemi montati a bordo veicolo che rilevano la natura e il livello del pericolo in relazione allo stato del conducente. Le cartografie digitali offrono un grande potenziale non solo per il calcolo degli itinerari, ma anche per migliorare queste applicazioni, comunemente conosciute con la sigla ADAS (Advanced Drivers Assistance Solutions) ovvero i sistemi avanzati di assistenza alla guida.