Tom's Hardware: Quando la precisione di cartografie, hardware e automobili consentirà l'introduzione del pilota automatico?
Bruno Bourguet: NAVTEQ continua a elevare il livello tecnologico allo scopo di garantire sicurezza e risparmio di carburante a veicoli e conducenti. L'ultimo esempio di questo impegno è rappresentato dalle nuove funzioni annunciate al Salone di Parigi, frutto della combinazione tra la tecnologia delle mappe NAVTEQ ADAS e i dispositivi elettronici integrati di Magneti Marelli. Obiettivo della partnership è aumentare la sicurezza e ridurre i consumi di energia.
Alla Parigi abbiamo annunciato anche lo sviluppo di un nuovo motore cartografico e di localizzazione MPE (Map and Positioning Engine) che consente l'utilizzo delle cartografie avanzate ADAS su tutti i veicoli, anche se sprovvisti di sistemi di navigazione o cartografie navigabili residenti. Questa nuova strategia si basa su di una soluzione MPE di base realizzata da NAVTEQ per accelerare lo sviluppo di applicazioni da integrare nella centralina elettronica o nel sistema CANbus del veicolo, oppure in un sensore elettronico.
Una ricerca di mercato condotta da NAVTEQ ha indicato che esiste un forte interesse da parte degli automobilisti verso le applicazioni cartografiche avanzate ADAS. Con un motore di ricerca cartografico e di localizzazione satellitare residente in un piccolo modulo compatibile con CANbus, gli sviluppatori possono offrire queste applicazioni a prescindere dal sistema di navigazione installato sul veicolo.
Il motore MPE rafforza le possibilità di utilizzo delle applicazioni ADAS nei sistemi di navigazione incorporati, rivolgendosi anche ai veicoli sprovvisti di navigatore. Oltre a offrire dati cartografici di elevata qualità, NAVTEQ può contare su di un esperto staff di assistenza tecnica e supporto clienti. Il team di tecnici che opera sulla tecnologia ADAS assiste i clienti nell'ottimizzazione degli algoritmi Electronic Horizon con le cartografie NAVTEQ con l'obiettivo di un utilizzo economico delle risorse dei clienti stessi e la riduzione dei tempi di sviluppo.
Il "pilota automatico" rappresenta un obiettivo interessante, se si esclude l'aspetto pratico, se non altro per gli standard estremamente severi che un sistema simile richiederebbe.
Per soddisfare i requisiti di precisione, robustezza e attualità di queste applicazioni di guida critiche, l'industria deve costantemente elevare gli standard per quanto riguarda la raccolta e la post-elaborazione di dati cartografici digitali.
Il nostro metodo prevede costanti aggiunte all'equipaggiamento per la raccolta dati, lo sviluppo e la successiva elaborazione dei dati. Utilizziamo videocamere a obiettivo multiplo (per rilevare attributi stradali come ad esempio i contenuti visivi relativi all'ambiente circostante) e GPS differenziali integrati dotati di sensori di misurazione inerziale (del tipo impiegato dai velivoli più avanzati) per registrare l'esatta traiettoria stradale lungo gli assi orizzontale e verticale, e perfino l'altezza dei cavalcavia. Inoltre, stiamo prendendo in considerazione l'adozione di altri sensori.
In fase di post-elaborazione, NAVTEQ filtra e seleziona le informazioni in modo intelligente, al fine di ricavare dati precisi relativi alla strada; quindi, applica un'innovativa ed efficace tecnica di assemblaggio dati, così da trovare una combinazione ottimale che consenta di ottenere una rappresentazione fedele della traiettoria stradale, mantenendo il livello di semplicità dei dati richiesto dagli altri sistemi integrati a bordo dei veicoli per eseguire le loro funzioni di controllo e avvertimento.
Il risultato di questa procedura, l'attenta raccolta dei dati alla loro sofisticata elaborazione, è illustrato in modo alquanto particolare nella figura (allegata) sotto riportata, un tratto di strada che attraversa le Alpi Bavaresi, acquisito in maniera molto accurata con il processo di assemblaggio dei dati NAVTEQ.