Chi è Elrond, il Signore di Gran Burrone?

Elrond, il Signore di Gran Burrone, è uno dei personaggi cardine de Lo Hobbit, de Il Signore degli Anelli e de Gli Anelli del Potere.

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a cura di Nicholas Mercurio

Elrond, il Signore di Gran Burrone, è uno dei personaggi cardine de Lo Hobbit, de Il Signore degli Anelli e de Gli Anelli del Potere ed è presente in tutte le opere maggiori scritte dallo scrittore britannico John Ronald Reuel Tolkien. Il signore di Imladris (questo il nome di Gran Burrone in Sindarin) è interpretato nella Trilogia di Peter Jackson da Hugo Waeving, mentre ne Gli Anelli del Potere è impersonato da Robert Aramayo.

Figura fondamentale e significativa nell’intera storia di Arda, Elrond è uno dei più potenti signori degli Elfi dai Tempi Antichi, e il suo ruolo nell’intero arco narrativo è fondamentale. Lo stesso Tolkien, in una lettera scritta nel libro La Realtà in Trasparenza, ammette di aver creato Elrond per puro caso, e che mai si sarebbe aspettato divenisse una figura così illustre all’interno del racconto.

Chi è Elrond, il Mezzelfo?

Elrond nasce durante la Prima Era nel Beleriand, tra le Bocche del Sirion, un luogo ameno e pacifico. Figlio di Earendil ed Elwing nonché nipote di Lùthien Tinuviel, è fratello di Elros, il primo re di Numenor, che scelse di diventare un Uomo Mortale subito dopo gli eventi della Guerra dell’Ira. Elrond è anche membro della Casata di Fingolfin poiché è pronipote di Turgon, mentre da parte di madre discende da Thingol e Melian, ed è imparentato con la Casa di Hador attraverso suo nonno Tuor e con la Casa di Beor da parte del suo bisnonno Beren.

Dopo la conclusione della Guerra dell’Ira e la distruzione del Beleriand, in quanto Mezzelfi, a lui e a suo fratello venne concessa la possibilità di scegliere se appartenere agli Uomini o agli Elfi come dono da parte di Iluvatar. Elrond decise di fare parte degli Elfi, unendosi alla Casata di Gil-galad, suo cugino nonché l’ultimo re dei Noldor, con cui giunse nel Lindon, una regione occidentale che si affacciava sul Grande Mare.

Durante la Seconda Era, Elrond fu l’araldo di Gil-galad, nonché suo messaggero, e fu inviato nell’Eregion, stabilendosi alla corte di Celebrimbor, il leggendario fabbro creatore degli Anelli del Potere. Elrond fu uno dei pochi a comprendere la reale natura di Annatar, un nobile elfo che in realtà era Sauron, un tempo seguace di Morgoth e ora la più grande calamità della Terra di Mezzo. L’Ingannatore, infatti, riuscì a raggirare il nobile Celebrimbor e ad ottenere la sua fiducia. Elrond non riuscì a convincere per tempo l’amico, che intanto aveva creato gli Anelli del Potere, dando a Sauron l’occasione giusta per invadere l’Eregion.

Elrond, tuttavia, riuscì a scappare con alcuni dei Noldor e a raggiungere l’Eriador, fondando la roccaforte di Gran Burrone (o Imladris, come preferite), l’Ultima Casa Accogliente nonché il solo baluardo contro le orde di orchi guidate da Sauron. Prese parte alla Guerra dell’Ultima Alleanza sempre come Araldo di Gil-galad, che però trovò la morte sul campo di battaglia sulle pendici del Monte Fato. Dopo la sconfitta di Sauron, cercò di convincere Isildur a gettare l’Anello del Potere nella voragine della montagna infuocata, ma senza grandi risultati: il nuovo re di Gondor, sedotto dal potere dell’Unico, lo tenne per sé, e così al male fu permesso di perdurare. A Elrond fu affidato Vilya, il più potente degli Anelli forgiati da Celebrimbor.

Durante la Terza Era, si sposò con Celebrìan, figlia di Galadriel e Celeborn, ed ebbe tre figli: Elladan ed Elhorir, e poco dopo Arwen. Sancì una profonda alleanza con Arnor e, in generale, con i Dunedain, partecipando alla guerra contro Angmar e alla leggendaria battaglia di Fornost, andando in aiuto di Cirdan il Carpentiere. Diede aiuto e accoglienza ai Dunedain, in particolare ai membri della stirpe di Isildur, che prosperarono, e accettò di tenere a Gran Burrone cosa rimaneva di Narsil, oltre ai preziosi tesori degli Uomini del Nord. Sorprendendo tutti, si propose come tutore dei membri della dinastia.

A segnarlo profondamente fu il tentato assassinio da parte degli Orchi di sua moglie, che riportò innumerevoli ferite. Le torture subìte la convinsero a lasciare la Terra di Mezzo per raggiungere così il Reame Beato, rattristendo Elrond. Consapevole però che si sarebbe ricongiunta con lei ad Aman, in parte ne fu sollevato. Accettando di accogliere gli eredi di Isildur, Elrond crebbe anche Aragorn figlio di Arathorn e Gilraen, accettandolo alla sua corte. Assistette alla nascita dell’amore tra sua figlia Arwen e l’erede al trono di Gondor. Diede accoglienza anche a Thorin Scudodiquercia, ai nani, allo stregone Gandalf e allo hobbit Bilbo Baggins, venendo a conoscenza prima di chiunque altro dell’obiettivo del loro viaggio: riconquistare la Montagna Solitaria, occupata dal perfido drago Smaug. Come membro del Bianco Consiglio, partecipò alla cacciata del Negromante dalla fortezza oscura di Dol-Guldur a Bosco Atro, capendo successivamente che si trattava di Sauron, bandito a sua volta verso Mordor.

Prima dello scoppio della Guerra dell’Anello, Elrond chiamò antichi amici ed alleati lontani, poiché l’Anello del Potere, un tempo appartenuto a Sauron, era nelle mani della creatura meno rilevante che ci fosse. Il Consiglio di Elrond stabilì che l’unico modo per eliminare l’Anello del Potere sarebbe stato quello di gettarlo nel Monte Fato, e fu così che nacque la Compagnia dell’Anello, incaricata di proteggere il suo portatore. Elrond rimase a Gran Burrone, viaggiando verso Minas Tirith per le nozze di sua figlia con Aragorn. Da quel momento, la pace fu assicurata, e la sua ultima parte del viaggio ebbe inizio. Decise di ricongiungersi con sua moglie a Valinor, lasciando la Terra di Mezzo per sempre.

Il Signore di Gran Burrone ne Gli Anelli del Potere

Giunti alla conclusione della prima stagione de Gli Anelli del Potere, viene inevitabile riflettere sulla presenza di Elrond all’interno del racconto. Egli appare saggio ma imprevedibile, ed è profondamente amico di Galadriel e Durin, il futuro re di Khazad-Dum. Questo rapporto, per quanto ben scritto dagli showrunner della serie, non esiste nei libri e non viene menzionato nella Trilogia di Peter Jackson. In realtà sostituisce l’amicizia tra Celebrimbor e il nano Narvi, e ricorda quella che ha legato Gimli e Legolas ne Il Signore degli Anelli, nonostante il dissapore tra le due razze a causa di re Thranduil. Come abbiamo già sottolineato con il nostro speciale su Galadriel alcuni giorni fa, la serie cerca di essere fedele alle Appendici de Il Signore degli Anelli, prendendosi forse troppe libertà.

E nel caso di Elrond, infatti, crediamo che il personaggio non sia stato sfruttato a dovere da parte della regia, poiché è stato lasciato troppo in disparte. La cinepresa si è concentrata maggiormente sul suo rapporto con Durin, e inoltre non è stato Elrond a scoprire chi si celasse sotto le mentite spoglie di Halbrand, e non si capisce se Annatar, che è sempre Sauron, sarà presente prossimamente, ora che è tutto perfettamente chiaro. La seconda stagione dovrà coinvolgerlo maggiormente, perché la sua presenza sarà rilevante in futuro.