Acer Aspire V5: design, materiali e qualità

Recensione - Test dell'Acer Aspire V5 e del Sony Vaio T15, due ultrasottili con schermo da 15,6 pollici e unità ottica. Nessuno dei due è perfetto.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Acer Aspire V5: design, materiali e qualità

Nonostante l'Aspire V5 non abbia il marchio ultrabook è a tutti gli effetti un ultrasottile, grazie a uno spessore di 2,45 centimetri. Le dimensioni ovviamente sono abbondanti per via dello schermo, ma chi è alla ricerca di un notebook da usare per lo più sulla scrivania può ritenerlo un compromesso soddisfacente. Anche perché la dotazione include tutto il necessario, compreso l'ormai raro masterizzatore DVD.

Acer Aspire V5 - Clicca per ingrandire

Anche se lo spazio a disposizione abbonda, la connettività è quella tipica degli ultrabook: un'uscita video mini HDMI, 2 USB 2.0 e uno 3.0, una sola presa jack per microfono e cuffie, più il vano per le schede di memoria. Per la VGA e la presa Ethernet è necessario chiamare in causa un adattatore proprietario che si collega a un connettore non standard.

La qualità costruttiva non è il fiore all'occhiello di questa configurazione. Il coperchio tende a cedere nella parte centrale se premuto con le mani, e durante la digitazione il piano d'appoggio della tastiera rimbalza in modo evidente.

Lato destro - Clicca per ingrandire

Lato sinistro - Clicca per ingrandire

Lato frontale - Clicca per ingrandire

Lato posteriore - Clicca per ingrandire

Peccato, perché la tastiera è ampia e comoda, con tasti a isola larghi 15 millimetri e separati da una distanza di 4 millimetri. A destra c'è il tastierino numerico separato, e attorno alle frecce direzionali c'è abbastanza spazio libero da consentire di individuarle alla cieca durante la digitazione.

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Il touchpad è fra i più ampi che abbiamo visto finora (10,6 x 7,8 centimetri), senza tasti di selezione fisici come vuole la moda del momento. Da notare a questo riguardo anche la mancanza della cornice del display.