Porte audio digitali ed analogiche sono uno standard su tutti i mini barebone: Nell'immagine l'uscita a 6 canali e quella ottica SP/DIF.
Da quando Shuttle introdusse il primo mini-pc due anni fa molte cose sono cambiate. Tutti i barebone in generale sono molto più sofisticati, a cominciare dal design, il cui sviluppo è in evoluzione continua. Il nostro test mette in risalto il fatto che la forma cubica ha trovato l'approvazione di tutti i produttori. In termini di volume, la maggior parte dei modelli sta tra gli 11 e i 13 litri. Un big tower comune, misurato con lo stesso criterio, conterrebbe 65 litri. In ogni caso, ogni produttore conta sulle proprie schede con diversi layout e accessori che rendono la gamma molto varia. L'equippaggiamento - USB 2.0, FireWire (IEEE1394), audio a 6 canali, network (a volte con più di 1 GB, ingresso e uscita digitali e ottici per il suono) - è diventatodi rigore. Sia le piattaforma per l'Athlon XP che quelle per il P4 hanno interfacce dual-memory per DDR400, come ci aspettavamo. In termini di prestazioni i mini-pc non si discostano dai loro voluminosi fratelli desktop. In alcuni casi particolari, i mini barebone possono essere soggetto di upgrade, con due veloci hard-drive (7200 rpm) con setup RAID-0, nel caso lo si desiderasse.
Volume del case: a sinistra lo Shuttle XPC con i suoi 11 litri, e a destra il Biostar, con qualcosa in più.
Shuttle duo:a sinistra lo SB75G2 e a destra il modello speciale SB61G2 Reflexion