Al cuore della contesa

A chi credeva che il mercato dei mouse per giocare non potesse proporre nulla di realmente nuovo, i tre principali produttori di mouse dimostrano l’esatto contrario. Il menù servito da Razer, Microsoft e Logitech prevede risoluzioni mai viste prima, possibilità infinite di personalizzazione e numerose innovazioni.

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a cura di Tom's Hardware

Al cuore della contesa

Il cuore di ogni mouse per giocare è costituito dall'elettronica e dal sensore laser. I tre mouse testati hanno tutti un sensore laser, tecnologia che offre il vantaggio di illuminare con maggiore precisione la superficie, per cui l'immagine acquisita dall'elettronica risulta molto precisa e più facile da confrontare con le immagini acquisite in precedenza: questo più facile confronto porta a determinare meglio la posizione a schermo della freccia del mouse. Il laser inoltre, è anche meno sensibile alle caratteristiche della superficie su cui si muove, ma questo non è un reale vantaggio, perché chi acquista un mouse così costoso e con simili caratteristiche, sicuramente lo userà su un buon tappetino, possibilmente rigido.

Un altro fattore da tenere in considerazione sono i dpi, cioè le immagini acquisite al secondo: più ne vengono acquisite e più aumenta la precisione. Il tipo di sensore e il numero di pixel che lo compongono sono dei fattori altrettanto importanti, ma tutti e tre i mouse testati hanno un numero di pixel di gran lunga superiori al necessario.

I produttori si fanno guerra annunciando caratteristiche particolari, come l'accelerazione, compresa tra 20 e 25, misurata in unità g, o la velocità massima, quasi si trattasse di auto da Formula1 o di aerei. A nostro avviso, si tratta di specifiche dichiarate a scopo puramente pubblicitario e tutti i tre sensori si sono dimostrati estremamente precisi, con differenze quasi impercettibili.

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