Consumi e conclusioni

Test - Recensione del Core i7-2820QM.

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a cura di Tom's Hardware

Consumi e conclusioni

Prima di concludere dobbiamo chiarire alcuni punti. Consideriamo computer da viaggio solo i prodotti da 15,6 pollici in giù. Anzi, il successo di tablet e netbook potrebbe spingere ancora più in basso questo limite. Questa considerazione è importante, perché determina il giudizio sull'autonomia di un notebook. Per un desktop replacement di grandi dimensioni la batteria è più che altro simbolica, sebbene sia utile come sostituto incorporato dell'UPS. Se, come in questo caso, consideriamo i notebook per la potenza, allora l'autonomia non è davvero un aspetto interessante.

Pur trattandosi di portatili, quindi, i desktop replacement tengono le prestazioni al centro del discorso. I nuovi Core i7 da 45 e 55 watt in questo senso sono rivoluzionari, perché portano ai notebook prestazioni tradizionalmente esclusiva dei desktop, e allo stesso tempo abbattono i consumi. 

Se c'è un punto che Intel mette in chiaro, è che per le mobile workstation non è più necessario aver bisogno di una scheda discreta per avere prestazioni adeguate. L'HD Graphics 3000 offre tutto ciò di cui ha bisogno una workstation mobile, secondo l'azienda Chi usa un portatile per la produttività quindi può scrollarsi di dosso i consumi aggiuntivi dovuti alla scheda video dedicata. Significa anche poter gestire contenuti e video in Flash nei migliore dei modi – soprattutto per le ultime versioni del prodotto Adobe, con la grafica integrata. Insomma, la HD 3000 infligge un pesante colpo alle schede grafiche dedicate di fascia bassa, rendendone l'acquisto un puro capriccio.

Le migliori prestazioni 3D da sole non rappresentano però la vera novità. È anzi una cosa del tutto normale con una nuova generazione di prodotti. Quello che ci ha colto di sorpresa sono prestazioni migliori insieme allo stesso TDP.

Per capire l'impatto della nuova architettura sui consumi abbiamo usato un benchmark personalizzato basato su Internet Explorer 8. L'obiettivo era simulare un carico reale, che potesse dirci cosa aspettarci in uno scenario d'uso quotidiano. Il sistema simula un utente che scrive circa 45 parole al minuto e ne legge circa 200. Questo è un benchmark "Real Life Use", da qui il nome RLUMark.

Questo benchmark include inoltre la navigazione dei siti web, compreso lo scrolling calcolato su una velocità di lettura di circa 200 parole al minuto. Su Amazon, abbiamo acquistato unità GPS e libri di biologia.

La sessione consiste dei seguenti passaggi sequenziali in tal ordine:

  • 24 minuti di lettura su Wikipedia (4 voci): una scheda per voce
  • 4 minuti su Amazon.com: due schede
  • 3 minuti di CNN.com: due schede
  • 2 minuti di Google Finance: una scheda
  • 2 minuti di Accuweather: una scheda
  • 25 minuti di Flash 10.1 (YouTube 360p, H.264, accelerazione hardware attiva): una scheda

Per isolare i consumi della piattaforma abbiamo collegato il notebook a uno schermo esterno tramite la connessione HDMI. Così il consumo, misurato alla presa di corrente, non include lo schermo nativo.

Abbiamo fatto la prima prova con la batteria inserita, con risultati sorprendenti: il chiaro vincitore era il Core i7 2820QM. Come può un chip mobile Sandy Bridge di fascia alta con TDP di 45 W consumare meno di un chip Arrandale di fascia media con TDP di 35 W? Abbiamo riavviato i benchmark per misurare l'uso in corrente alternata senza una batteria interna, confermando il margine medio di 7 watt.

Con un consumo medio di 17,3 W, il Core i5 Arrandale fa segnare quasi il doppio dei consumi del nuovo Core i7 (10.1 W) nel nostro carico di lavoro. Anche quando i consumi dei due processori salgono nel mezzo del benchmark, per l'avvio della riproduzione di un video su YouTube, il Core i7 reagisce bene. Non possiamo nemmeno immaginare come si sarebbe comportato questo benchmark con un Core i7-920XM (Clarksfield).